Da Maiori alla Lauro: "New style" MGDC
Non poteva mancare nell'ambito di una manifestazione quale il GIO'2 BOAT, che vede riuniti oltre mille giovani democratici cristiani, un incontro prettamente politico di riflessione sul Partito, meglio sul "nuovo" Partito.
Certo, i giovani dc di idee nuove ne hanno e l'hanno chiaramente e concretamente dimostrato in più occasioni ed in diversi modi.
Significativo è stato l'apporto del Movimento Giovanile all'ultimo Congresso Nazionale: i giovani dc hanno presentato e fatto approvare all'unanimità mozioni sul rinnovamento del Partito, sull'obiezione di coscienza, sull'occupazione giovanile, sulla tossicodipendenza, sulla pace, sul disarmo.
E queste mozioni sono il frutto di un grande lavoro in comune tra centinaia di giovani che con grande coralità hanno levato le loro voci sin da Maiori, e che con grande disponibilità continuano oggi a lavorare assieme, qui sulla Lauro.
Il punto da approfondire, allora, è un altro: i giovani dc hanno idee nuove e questo è palese, ma hanno e propongono, soprattutto, uno stile diverso, rinnovato di fare politica.
Una prima peculiarità dei Giovani dc è la capacità di sperare, intesa come capacità di osare, di "andare oltre", di sfidare, mettendo a frutto il massimo della propria progettualità eche, ovviamente, fa sperare, dà speranza.
Una seconda peculiarità è quella della onestà, lì dove per onestà s'intende la capacità di essere coerenti con se stessi e con le proprie idealità, la capacità di saper tradurre in coerente operato le potenzialità culturali, le progettualità politiche.
I giovani dc, infatti, rifiutano i "gruppi di potere": amano il pluralismo, certo, ma nella onesta e seria gestione comune del comune, in coerenza con i propri ideali di giustizia sociale e lealtà verso le coscienze proprie ed altrui.
Una terza peculiarità è quella della capacità di "liberare il villaggio mondo", ovvero la capacità di portare la pace (e, quindi, di "liberare'' le potenzialità altrui, collaborando con esse alla costruzione del bene comune), attraverso il fondamentale atteggiamento evangelico dell'amicizia: il giovane dc di oggi crede nell'amicizia, è disponibile, è sincero, è spontaneo e tutto ciò è condizione indispensabile per un nuovo modo di gestire i rapporti umani, in linea con l'anima popolare del nostro Partito, e di gestire il pluralismo governativo come forza-guida, in continuità con la migliore tradizione degasperiana.
Emerge, quindi, uno stile nuovo, diverso di fare politica: uno stile impregnato di profonda tensione ideale perché spera e fa sperare, perché coerente dà fiducia, perché popolare ed "evangelico".
E credo proprio che questo nuovo stile saprà imporsi anche dentro il Partito, nonostante lì ancora non del tutto scomparsi "lottizzatori" e "portaborse", che dispongono pure di uno stuolo non indifferente di "nipoti e nipotini" da avviare al momento giusto in politica.
Comunque, il credere è certezza e non abbiamo dubbi che una mano ci verrà data da chi dall'alto vuole, come noi, un nuovo Partito e, soprattutto, un nuovo stile di fare politica a servizio dell'Uomo.



















































