Lettera aperta ai parlamentari dc
Nelle ultime settimane il dibattito sul problema della «droga» si è fatto particolarmente vivace e non sono purtroppo mancate proposte fortemente strumentali tese più alla ricerca di facili consensi che all'individuazione di reali rimedi.
La gravità del fenomeno sia in termini quantitativi che qualitativi è sotto gli occhi di tutti e mai come oggi viene chiesto alla politica uno sforzo ulteriore per disegnare proposte valide ed evitare pericolosi scivoloni.
Anche noi come giovani dc ci sentiamo coinvolti in questo sforzo e intendiamo, in questa delicata fase che vede il Parlamento chiamato a ridisegnare la normativa in materia, partecipare alla delineazione di soluzioni valide.
È questo il senso della presente lettera aperta rivolta ai Parlamentari democristiani con la quale vogliamo illustrare qual è la riflessione condotta dal Movimento Giovanile su questo argomento mettendo anche in luce le nostre preoccupazioni.
Non da oggi siamo contro qualsiasi rimedio individuato nell'area della «liberalizzazione» della droga, così come non possiamo accettare che strumento efficace e corretto sia la carcerazione. Entrambe le strade ci pare conducano nel vicolo cieco dell'egoismo. Riteniamo invece, che fermo restando il principio dell'illeceità dell'uso di stupefacenti, lo sforzo debba essere diretto ad individuare misure efficaci che tengano in dovuta considerazione il fatto che chi si droga non è accomunabile in categorie giovanili della criminalità.
In questo senso, non tanto con la repressione fine a sé stessa ma con un'azione che contemporaneamente contempli prevenzione recupero e lotta al traffico di stupefacenti, crediamo sia possibile trovare una via d'uscita.
Allora la nostra preoccupazione diventa anzitutto quella di poter conservare alla legge in discussione un quadro organico di intervento che nell'equilibrio di più forme di azione ha il suo senso più compiuto.
Solo così, se la lotta verrà compiuta contemporaneamente in più ambiti (scuola, caserme etc.) la prevenzione risulterà efficace e l'intervento su chi già si droga credibile.
Concordiamo con la cancellazione della modica quantità, così come riteniamo utile la sospensione del giudizio per chi occasionalmente fa ricorso all'uso di stupefacenti, ma con scetticismo guardiamo alle sanzioni sostitutive della pena detentiva per i recidivi. Esse ci paiono più ispirate al semplice componimento di visioni opposte dei partiti che ad un reale tentativo di individuare misure utili.
Probabilmente più significativo sarebbe ritagliare un maggior spazio di scelta per il giudice al fine di commisurare l'intervento alle reali condizioni dello specifico caso, potendo scegliere all'interno di un quadro di sanzioni effettivamente utili a svolgere un ruolo
di deterrente verso chi si droga. Ed è proprio su queste sanzioni che riteniamo il Parlamento debba svolgere una riflessione approfondita.
Tra quelle attualmente previste nel disegno di legge alcune sono francamente inutili ed altre addirittura dannose.
Con riferimento poi a coloro che vivono l'esperienza del carcere a causa dei reati commessi per procurarsi la droga crediamo opportuno realizzare delle sezioni specializzate volte a contemperare la pena col recupero in modo tale che la detenzione non divenga il momento di una ulteriore caduta nella spirale.
Vorremo in sostanza far giungere il messaggio che per noi, per la nostra e vostra cultura di cattolici democratici, la soluzione va ricercata in una serie di misure tra loro collegate e organizzate dalla «solidarietà» come momento forte di condivisione e di responsabilizzazione di tutti.
Sono queste alcune valutazioni che in questi mesi all'interno del Movimento Giovanile sono maturate e che oggi offriamo come strumento per l'azione dei Parlamentari Dc su questa difficile questione.
i giovani dc



















































