Droga: più di «mille porte per bussare»
«Il Delfino», il bimestrale del CE.I.S. (Centro Italiano di solidarietà) è giunto al 50° numero del suo cammino, iniziato nel 1976. Questo compleanno andava festeggiato, e i redattori l'hanno festeggiato regalando ai lettori qualcosa di speciale. «Mille porte per bussare», una mappa di un po' tutti i punti di riferimento, pubblici, privati e/o del volontariato, presenti in Italia. È forse la ricerca più accurata mai condotta in Italia, e si articola (sulla base di una ripartizione in regioni, province e comuni) in comunità terapeutiche residenziali, cooperative di lavoro e agricole o artigianali, associazioni di famiglie, comitati cittadini, leghe, gruppi di lotta alla droga, servizi pubblici di assistenza (legati a UU.SS.LL. o ad altri enti pubblici), centri studi, di documentazione o ricerca, gruppi per alcoolisti e, per finire, «telefoni amici».
Una piccola banca di dati, con nomi, indirizzi, numeri di telefono che costituisce uno strumento prezioso per volontari operatori ma, soprattutto, per giovani tossicodipendenti e relative famiglie. Obiettivo di questo censimento, che non compie alcun rilievo nel merito delle singole esperienze censite, è di contribuire ad «avvicinare le strutture pubbliche e i gruppi del volontariato», e di far sì che questi ultimi, «vincendo diffidenze e rivalità operino nel pieno rispetto reciproco in forme più numerose e concrete di collaborazione».
«Speciale» a parte, «II delfino» è veramente una rivista qualificata (e insieme di piacevole lettura) sulla frontiera di questo flagello chiamato droga. Ad esempio, ora in ogni numero troviamo un nuovo capitolo di «Intervista sulla droga e sull'uomo» (alzi la mano chi non l'ha trovato interessante), in cui intervistato e intervistatore (don Mario Picchi, fondatore del CE.I.S., e il giornalista Enzo Caffarelli) affrontano sempre nuovi aspetti del problema-droga.













