Lettere a Nuova Politica

I giovani e l'emergenza droga

Nuova Politica - I giovani e l'emergenza droga pagina 26

La droga: purtroppo si tratta di una triste realtà della società odierna che ha assunto vaste e preoccupanti proporzioni. Il vizio di drogarsi è ormai diventato cosa normale per molti ragazzi, dai più giovani delle Medie inferiori ai più grandi che vanno all'Università, o che sono disoccupati.

Questo fenomeno si è ormai esteso in tutta la nostra nazione, dal piccolo paese di provincia fino ai grossi centri urbani. Come sempre le leggi per sanare e combattere questa triste realtà ci sono, ma come spesso succede, sono inadeguate e non bastano a impedirla.

Occorre prevenire il fenomeno controllando meglio il male alla radice e smascherando coloro i quali ne traggono grossi vantaggi economici di potere.

Ma ciò che ci si domanda è perché siano soprattutto i giovani a drogarsi. Sono molte le risposte che si possono dare e quella principale credo che sia solo per curiosità o per esibizionismo nei confronti dei compagni che già si drogano e che offrono la droga, ma in seguito è solo per vizio e per abitudine. Purtroppo la generazione del dopo-guerra è cresciuta in un clima culturale privo di valori

umani autentici e, pur avendo conosciuto il benessere inteso economicamente, non è stata sensibilizzata con esempi edificanti a quanto di ideale e di positivo l'esistenza umana deve essere ispirata.

Contrariamente, l'indifferenza verso le ingiustizie sociale, la violenza di ogni tipo, hanno indotto i giovani a reagire e a protestare contro un sistema meschino e disumano.

Il fenomeno è comunque complesso, e quindi occorre un mutamento profondo di chi ci amministra; occorre informare le masse, discutere il problema nelle scuole, in famiglia; occorre che una rinnovata coscienza e fede politica ridia ai giovani la fiducia nelle energie sane e libere che la vita possiede. Ma tutto questo lo fa il nostro partito?

Con questa lettera vorrei sensibilizzare maggiormente tutti noi, e spero che questo problema sia molto più sviluppato da voi, che avete più esperienza di me, tramite convegni, oppure tramite il nostro giornale che è un ottimo strumento di informazione di invito e di riflessione.

Massimo Lazzarini

G. Lo Cane, Il soggetto storico della rivoluzione, Giuffrè, Milano, 1983, pp. 160, L. 10.000
Gaetano Pacienza

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