Materiali di studio / Riviste

Anno internazionale della gioventù e ventennale del Concilio: due appuntamenti uno stesso cammino

Nuova Politica - Anno internazionale della gioventù e ventennale del Concilio: due appuntamenti uno stesso cammino pagina 20
Si dice, e lo abbiamo detto, anche noi giovani DC a Bergamo, che l'Anno Internazionale della Gioventù non sia stato valorizzato fino in fondo. Qualche rivista se ne è occupata e, tra le altre cose, vorrei qui segnalare due riviste internazionali che hanno dedicato uno «speciale» proprio all'appuntamento di cui si diceva, affrontato da un punto di vista teologico e pastorale, ma anche sociologico e politico: una è la spagnola «Religion y cultura» (vol. XXX 143 nov-dic. '84), l'altra è «Concilium» (n. 5/85), la rivista internazionale che raccoglie frasi e nomi della teologia rinnovatrice, da Congar a Schillebeeckx, da Boff a Chenu, da Metz a Gutierrez, da Moltmann all'italiano Giuseppe Alberigo (pensate, tra i fondatori, nel '64, c'era perfino Joseph Ratsinger, allora su ben altre posizioni).

Questo numero speciale, dicevo, si apre con un'intitolazione provocatoria: «Gioventù senza futuro?», proprio a sottolineare come il problema del futuro del nostro pianeta sia non dissociabile da quello del ruolo delle giovani generazioni, e viceversa.

Il fascicolo può essere uno strumento utile per chi come noi sta conducendo una riflessione sulla questione-condizione giovanile, soprattutto perché gli scritti sono tutti di autori stranieri, che parlano soprattutto di casi stranieri. Si divide in cinque sezioni: «Gioventù senza futuro?» (con un confronto tra i movimenti giovanili d'Italia e America),'«La dimensione economica» (con particolare riguardo alla disoccupazione, vista nei casi cana9ese, olandese, cileno), «La dimensione del senso» (e cioè la religiosità e il livello esistenziale, studiata in Gran Bretagna e Ungheria), «La dimensione apocalittica» (pace e minaccia nucleare), «Risposte alternative ad un futuro di speranza», in cui si parla dei giovani come «nuovo paradigma profetico», e del loro rapporto con il Consiglio Mondiale delle Chiese.

Una sola notazione, rapidissima, riguardo all'editoriale che apre questo numero: i due autori, un canadese e un americano, ricordano la statura di Fonsk nella piazza della città belga di Lavanio. Fonsk, diminutivo di «Faons sapientiae», è un giovane sereno e gioioso, il quale sta a dire che è importante la giovinezza del cuore e la fiducia nella vita e nel mondo per godere dell'intimità di Dio. Partendo da questo binomio fede e giovinezza, e considerando che questo è l'Anno Internazionale dei giovani, ma anche quello del ventennale del Concilio e del Sinodo straordinario dei Vescovi, Coleman e Baum si chiedono, in riferimento a quest'ultimo appuntamento, se «non sarebbe appropriato per i vescovi, all'atto di riflettere conseguenze del Concilio, assumere come orizzonte ermeneutico per il loro giudizio l'impatto del Concilio sulla gioventù del mondo».

La risposta è una proposta: chiamare al Sinodo giovani cattolici di tutto il mondo, come «osservatori» con diritto di parola, e chiamarli per dimostrare che la Chiesa è per sua natura giovane, e che le sue strade sono le strade dei giovani.

L'anomalia CISL in una società complessa
L'aborto a sette anni dall'entrata in vigore della 194: stato di attuazione e proposte
Federico Mioni

Articoli correlati

Totale: 55
Occupazione
Il ritardo culturale verso nuove professioni o il rinnovo di «antichi mestieri» si rischia di pagarlo sulla pelle dei giovani.
Dopo il convegno di Torino
L'esigenza di superare la fase del «giovanilismo». Un nuovo rapporto tra istituzioni e giovani fondato sull'attenzione ai problemi concreti. Non basta offrire un servizio assistenziale per efficiente che sia.
Giovani
Pace, sviluppo, partecipazione il tema delle iniziative: l'impegno dei giovani D.C. per essere protagonisti
Giovani oggi
La lettura e l'interpretazione dei dati emersi dall'indagine IARD sulla condizione giovanile in Italia, permettono di affrontare con nuovi strumenti di lavoro, la realtà di ogni giorno.
Mondo universtario
Parlano dell'Università e delle problematiche più scottanti sul tappeto. Il nuovo modo di essere studenti in una struttura che cambia con i tempi.
Scuola
L'impossibile analogia tra la protesta dei giovani in Francia e la situazione italiana. È necessario un atteggiamento più responsabile e rigoroso da parte del «mondo degli adulti» per ristabilire un rapporto più profondo tra cittadini e istituzioni, tra esigenze degli individui e scelte di chi governa. E nei giovani di oggi una domanda più cosciente, matura e chiara rispetto alle proteste del '68.
Economia
A Bologna si è svolto il Convegno sull'uso del denaro e la coscienza cristiana, un incontro tra imprenditori e finanzieri, studiosi e sindacalisti, uomini politici e di chiesa.
Dossier Enciclica
Una riflessione completa e corretta sulla lettera enciclica del Santo Padre per capire le implicazioni politiche e sociali senza cadere nella logica delle «visitazioni di miniera».
Moro e i giovani
Il più grande contributo alla comprensione delle istanze giovanili degli anni '70 nella DC venne dal Moro lasciato all'opposizione nel partito.
Enti locali
Una nuova qualità della vita, non necessariamente legata alla concezione consumistica, ha bisogno di una nuova politica del • comune per dispiegarsi appieno.
Paolo VI
Un ricordo meno legato alla «quotidianità» dell'anniversario di un Papa di frontiera.
Giovani
Estratto del documento «Strategie per una politica per i giovani in Europa verso il 2000»
Documenti
Pio XII, 13 aprile 1958, allocuzione «C'est une joie» a delegazioni dell'Africa francese con rappresentanti del Governo centrale e con imprenditori pubblici e privati (in occasione di un viaggio in Italia delle delegazioni, allo scopo di intensificare le relazioni con grandi enti industriali)
Documenti
Giovanni XXIII, 26 gennaio 1961, allocuzione «Votre présence ici» ai Delegati dell'Assemblea Parlamentare europea e Paesi d'oltremare associati alla Cee (Stati Africani e Madagascar), partecipanti alla riunione preparatoria della relativa Conferenza
Documenti
Paolo VI, 30 agosto 1965, allocuzione ad un gruppo di ex combattenti germanici in visita ai cimiteri di guerra in Italia, accompagnati da rappresentanze degli ex combattenti francesi, inglesi e italiani, sotto gli auspici del Comitato tedesco per la collaborazione europea delle vittime di guerra e della Confederazione europea degli ex combattenti.
Documenti
Paolo VI, 8 aprile 1967, allocuzione «Répondant bien volontiers» al Comitato d'intesa delle organizzazioni sindacali e professionali dei Giovani agricoltori dei Paesi della Cee, riuniti a Roma in giornate di studio
Documenti
Paolo VI, 29 aprile 1967, allocuzione «Nous nous réjouissons» all'Assemblea Generale della Associazione degli Istituti di Studi Europei, organizzata dall'Istituto «Alcide De Gasperi» e svoltasi a Roma, con la partecipazione di rappresentanze di Austria, Belgio, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Olanda, Spagna, Svizzera
Documenti
Paolo VI, 16 aprile 1970, allocuzione «Est-il besoin» alla Commissione sociale e sanitaria del Parlamento europeo, con i presidenti delle rispettive commissioni dei Parlamenti nazionali dei sei paesi della CEE
Documenti
Paolo VI, 1° febbraio 1974, allocuzione alla Sessione annuale della Conferenza Parlamentare dell'Associazione tra la CEE e gli Stati Africani, il Madagascar e l'Isola Maurizio, associati (con parlamentari dei dodici Paesi già associati, presenti anche rappresentanti di altri Paesi associabili; il gruppo, di circa trecento persone, è guidato dall'on. Cornelis Berkhouwer, presidente del Parlamento Europeo e della Conferenza, e dal presidente dell'Assemblea nazionale della Costa d'Avorio e vice presidente della Conferenza, on. Philippe Jacé).
Documenti
Paolo VI, 25 luglio 1975, lettera «En juin 1973» a mons. Agostino Casaroli, segretario del Consiglio per gli Affari Pubblici della Chiesa, per costituirlo proprio Delegato speciale alla Conferenza di Helsinki sulla sicurezza e sulla cooperazione in Europa, in occasione della firma dell'Atto finale da parte degli alti rappresentanti degli Stati (30 luglio – 1° agosto; la lettera verrà letta dallo stesso Arcivescovo nel corso del suo intervento nel pomeriggio del 1° agosto)
Documenti
Paolo VI, 18 ottobre 1975, allocuzione «Le Symposium des éveques d'Europe» al III Simposio dei vescovi europei, i cui lavori si sono svolti a Roma al «Salesianum» e vengono ora chiusi con una concelebrazione con il papa per l'Anno Santo (centoventi presenti: con il presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa, Ccee, e presidente del Simposio, mons. Roger Etchegaray, arcivescovo di Marsiglia, e l'organizzatore del Simposio, mons. Gaetano Bonicelli, oltre ottanta tra cardinali, arcivescovi e vescovi, e inoltre teologi, osservatori della Curia Romana, delegati delle Conferenze Episcopali dei vari continenti, segretari delle Conferenze Episcopali d'Europa, rappresentanti del clero, superiori di Ordini religiosi, rappresentanti del laicato cattolico, delegati della Conferenza delle Chiese [Cristiane] d'Europa, KEK)
Documenti
Paolo VI, 12 gennaio 1976, allocuzione «Nous disons» al Corpo diplomatico accreditato presso la S. Sede, in occasione della presentazione degli auguri per il nuovo anno
Documenti
Discorso pronunciato dal cardinale patriarca di Venezia Albino Luciani a Recoaro Terme il 17 settembre 1977, al Convegno ivi organizzato dall'Unione cattolica stampa italiana (Ucsi) per il 17-18 settembre sul tema «La libera stampa per l'Europa unita» (presenti, fra gli altri, il presidente dell'Ucsi on. Flaminio Piccoli, e il presidente dei giornalisti europei dott. Gustavo Selva, direttore del Gr2).
Verso la preghiera ecumenica di Assisi
Il prof. Martino, autore di più di uno studio sul pianeta-giovani, parla a ruota libera di scuola, associazionismo e impegno politico. Nella nave del GIO'2 il senso della storia e del cammino comune.
Intervista ad Antonello Venditti al termine del dibattito "Musica linguaggio di pace"