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Dopo la lettera aperta
Dopo la pubblicazione della lettera aperta di Marco Barbone e Mario Ferrandi, «Nuova Politica», con la risposta dei giovani dc, intende aprire un serio ed approfondito dibattito sul terrorismo, sul pentitismo, sulla dissociazione.
Dibattito sul post-terrorismo
Dopo la lettera di Barbone e Ferrandi e la risposta dei giovani dc, «Nuova Politica» affronta i temi del post-terrorismo con Benigno Zaccagnini, segretario di partito negli anni di piombo, Mino Martinazzoli, ministro della Giustizia, Renzo Lusetti, delegato nazionale del Movimento giovanile DD, Alessandro Albertazzi, docente di storia contemporanea.
Dibattito sul post-terrorismo
Nel dibattito aperto dalla lettera di Barbone e Ferrandi, si aggiunge la testimonianza di un giovane della DC che ha cercato di capire, attraverso un rapporto personale, il cammino di alcuni ex terroristi.
Dibattito sul post-terrorismo
Nel dibattito aperto dalla lettera di Barbone e Ferrandi, si aggiunge la testimonianza di un parlamentare democristiano, tra le prime vittime del terrorismo delle BR.
Dibattito sul post-terrorismo
Nel dibattito aperto dalla lettera di Barbone e Ferrandi, si aggiunge la testimonianza di un esponente della DC di Bari, della stessa generazione di tanti brigatisti
Materiali di studio / Riviste
Materiali di studio / Riviste
Lettera aperta
Marco Balbone e Mario Ferrandi scrivono ai giovani dc
Alcuni giovani detenuti per reati di terrorismo inviano una lettera aperta ai giovani della DC. È la testimonianza sofferta e amara di chi ha sbagliato in modo grave. Il dovere umano e politico di non sottrarsi al dialogo, impone una riflessione profonda che il movimento giovanile affronta sulle pagine di Nuova Politica.
Dibattiti
Intervista a Maurizio Puddu, presidente dell'Associazione vittime del terrorismo e dell'eversione contro lo Stato
Si può perdonare i terroristi? Il dibattito è acceso e reso drammatico anche dalla ripresa del terrorismo nostrano ed internazionale. La differenza tra il perdono cristiano e il perdonismo «tout court». La necessità di scrivere pagine giuridiche nuove. Stavolta pubblichiamo due testimonianze, dirette e significative.












