Materiali di studio / Riviste

«Il secolo di tutti i terrorismi»

Nuova Politica - «Il secolo di tutti i terrorismi» pagina 24

 

«Esprit» è la rivista fondata nel 1932 da Emmanuel Mounier, il filosofo giornalista e uomo di cultura militante tanto importante da essere considerato uno dei padri del cattolicesimo democratico, assieme ad altri maestri della cultura francese degli anni '30, tra cui Jacques Maritain.

Questa rivista, credo doveva essere un po' lo strumento di elaborazione per quella rivoluzione «personalista e comunitaria» che costituiva l'obiettivo culturale più che politico, dei suoi promotori. Fu diretta dopo la prematura morte di Mounier (1950), prima da Albert Béguin (1950-57), poi da Jean Marie Domenach (1957–76).

Dal gennaio '77 ha iniziato una nuova serie, col sottotitolo («Changer la culture et la politique») ed è diretta da Paul Thibaud.

Il numero 10-11 (la rivista è mensile) è dedicato interamente ai «terrorismi», ed è una vasta e acuta rassegna di vari interventi su questo tema. Il fascicolo, dal titolo «Le siécle de tous les terrorismes» si apre con l'editoriale («De bas en haut») di Oliver Mongin, e si articola in tre parti: «Terrorismo e cultura del terrore», «Il terrorismo negli ingranaggi dello Stato» e «I terrorismi andranno a turbare le relazioni internazionali?».

La prima contiene soprattutto una serie di riflessioni sulle componenti storiche e filosofiche del fenomeno (segnalo in particolare la quarta sezione, «Da Camus a Sciascia... Gli intellettuali di fronte al terrorismo»), la seconda riguarda in particolare i suoi aspetti internazionali, e la terza consiste in una tavola rotonda il cui tema è appunto costituito dalla stessa provocatoria domanda contenuta nel titolo.

I numerosi interventi e contributi sono di intellettuali, uomini politici, giornalisti come Nadia Benjelloun-Ollivier, Philippe Raynaud, Paul Thibaud, Percy Kemp e Assaf Kfoury, oltre naturalmente Janne Marie Domenach.

Il fascicolo si conclude con un estratto del Rapporto del Senato («La mise en oeuvre de solutions juridiques par voie de convetions internationales») che si interroga sulle eventuali soluzioni legislative del fenomeno, e con una bibliografia monografica.

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