Giovani

Per capire l'universo degli organismi giovanili internazionali

Nuova Politica - Per capire l'universo degli organismi giovanili internazionali pagina 23

I contatti internazionali tra giovani impegnati a vario livello nell'attività politica costituiscono un'esperienza tra le più interessanti e formative permettendo di venire a conoscenza di altre realtà e diversi modi di pensare. Ci sono alcune difficoltà che al primo impano devono essere superate: le barriere linguistiche (lingua veicolare è sempre più l'inglese: a seconda dei casi è opportuno conoscere un po' di francese e di spagnolo), il misterioso universo delle sigle e degli organismi, l'esistenza dì dibattiti e posizioni «storiche» che è pressoché impossibile padroneggiare nella loro complessità.

Non sarebbe sbagliato pensare che la politica internazionale sia riservata a una ristretta schiera di professionisti che di giovane hanno solo l'etichetta e conoscono a memoria le coincidenze aeree del più sperduto scalo europeo. Quello che conta è invece la disponibilità al dialogo. la ricchezza e la serietà del contributo che si è capaci di portare. tenendo conto che gli obiettivi di un lavoro di questo genere sono il confronto e il coordinamento delle politiche e lo scambio di esperienze.

Ma quali sono i canali attraverso cui si sviluppa la cooperazione tra le associazioni giovanili dei diversi Paesi? Vediamo di mettere un po' d'ordine nel mare di sigle e di abbreviazioni che abbiamo cominciato a conoscere.

Esistono sostanzialmente due tipi di aggregazione: uno è quello che unisce organizzazioni appartenenti alla stessa famiglia ideologica (è il caso dei giovani DC, che hanno un'Unione europea ed una Unione mondiale. così come esistono l'internazionale socialista, un'internazionale dei sindacati, una degli scouts e così via); l'altro si stabilisce a livello nazione tra le organizzazioni giovanili - di partito o non di partito - che compongono il Comitato nazionale della gioventù, che riflette diverse posizioni ideologiche ed ha a sua volta contatti con i Comitati degli altri Paesi. Nell'area del Consiglio d'Europa (i ventuno Stati d'Europa occidentale) le «famiglie» ideologiche (cioè le organizzazioni giovanili non governative: INGYO's oppure ONGIJ. a seconda che si preferisca la sigla inglese o quella francese) sono coordinate dal BEC (inglese ECB), per l'appunto Bureau europeo di coordinazione; i Comitati nazionali si raccolgono invece nel Cenyc, il Consiglio europeo dei Comitati nazionali della gioventù.

La realtà dei Comitati non è tuttavia omogenea. Mentre esistono nei Paesi del centro e del nord Europa esperienze consolidate di collaborazione che danno luogo ad organismi ufficialmente riconosciuti e finanziati dallo Stato (gli Jugendringe tedeschi. i Consigli della gioventù britannici e scandinavi). la situazione nei Paesi sudeuropei è ancora a uno stadio pionieristico. E questo sia per una tradizione e una cultura dell'associazionismo radicalmente di versa, meno corporativa e burocratizzata. sia perché per un passato totalitario più o meno recente, ma comune a tutto il sud Europa, si guarda con sospetto ad ogni tentativo da parte dello Stato di guidare o condizionare in qualche maniera il multiforme universo dell'associazionismo giovanile.

Il Comitato italiano giovanile per le relazioni internazionali (Cigri), costretto per queste ragioni ad operare con minimi sostegni finanziari e a conquistarsi gli spazi e gli interlocutori politici. è la piattaforma composta da tutti i movimenti giovanili di partito e dalle più importanti organizzazioni politiche, sociali culturali che rappresenta a livello internazionale i giovani del nostro Paese.

Comitati nazionali e organizzazioni internazionali collaborano poi nell'ambito del Consiglio d'Europa, nel Centro e nel Fondo europeo della gioventù di Strasburgo (che organizzano scambi giovanili, seminari, corsi di lingua, e finanziano attività delle singole associazioni), nell'ambito della Comunità europea nel Forum della Gioventù, che è una piattaforma dei movimenti giovanili verso le istituzioni comunitarie cd esercita un potere consultivo nelle materie che riguardano i giovani.

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