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Vecchio continente, giovane Europa

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Le organizzazioni giovanili internazionali rappresentano i giovani in Europa e allo stesso tempo contribuiscono a creare un sentimento di appartenenza ad un Europa che non sia solo dei consumatori, ma realmente dei cittadini.

Le attività di queste organizzazioni, che pure hanno conseguito importanti risultati, non si esauriscono in un lavoro interno, ma necessitano di un interlocutore istituzionale. In Italia questo tipo di interlocutore non esiste: il nostro è uno dei pochi paesi membri della Comunità europea che non ha ancora

istituito un Ministero per le politiche giovanili. Per quanto tempo ancora dovremo mantenere questa peculiarità?

Passiamo in rassegna tre importanti organizzazioni giovanili internazionali, per avere un quadro di questa composita quanto poco conosciuta realtà.

EYCD-JDCE
European Yonng Cluistian Democrats
(Giovani Democristiani Europei)

Associazione fondata nel 1947, rappresenta le organizzazioni dei giovani democratici cristiani dei seguenti Paesi: Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Olanda, Danimarca, Portogallo, San Marino, Spagna, Svezia, Svizzera. Dopo il mitico 1989, l'EYCD ha allargato la propria attività all'Europa centrale ed orientale, con l'adesione delle organizzazioni di Ungheria, Polonia e Slovacchia. Inoltre sono presenti con il ruolo di osservatori organizzazioni di Cipro, Croazia, Estonia, Georgia, Grecia, Repubblica ceca e Slovenia. L'ingresso di queste organizzazioni ha rappresentato un significativo apporto sia dal punto·di vista del dibattito politico, che da quello umano, attraverso lo scambio di esperienze e di idee. I giovani democristiani europei sono particolarmente impegnati nel sostenere il consolidamento della democrazia nei Paesi ex comunisti attraverso iniziative di sostegno.

Obiettivo dell'EYCD è quello di promuovere una formazione politica di dimensione europea, tramite l'organizzazione di seminari "europei" sia per quanto riguarda i partecipanti, sia per i temi discussi. Ogni anno vengono organizzati la settimana di formazione al Centro Giovani del Consiglio d'Europa a Strasburgo; l'Università estiva di Tarragona, in Spagna; il seminario Nato a Bruxelles; due seminari in paesi mem- . bri dell'organizzazione. In queste occasioni, le delegazioni – oltre a seguire le relazioni degli oratori – discutono in gruppi di lavoro un documento che diverrà, dopo l'approvazione del Bureau politico, la posizione ufficiale dell'EYCD riguardo al tema discusso. Un'attività particolare è la collaborazione con il Partito Popolare Europeo per tutto quello che riguarda l'integrazione europea, ed anche in vista delle prossime elezioni europee del giugno 1994. Il XIV Congresso dei Giovani Democratici Cristiani Europei, che si è tenuto nell'aprile del '92 in Belgio, ha definito in un documento, "I giovani europei per un mondo nuovo", gli obiettivi all'ordine del giorno in prospettiva europea e mondiale: il rispetto dell'ambiente, lo sviluppo e la giusta distribuzione delle ricchezze mondiali, il consolidamento della pace mondiale. In questa direzione, sono forti i contatti tra l'EYCD e l'IUYCD, l'organizzazione mondiale dei giovani democristiani.

L'attuale presidente dell'EYCD è l'italiano Enrico Letta.

Youth Forum

Fondato nel 1978. La definizione di "Youth Forum" la troviamo nell'articolo 1 del suo Statuto: è «la piattaforma politica delle organizzazioni giovanili di fronte alle istituzioni della Comunità Europea». Lo Youth Forum viene consultato per tutte le questioni che riguardano i giovani europei, ed ha la possibilità di influire sull'elaborazione delle politiche comunitarie sui giovani. Membri dello Youth Forum sono i Comitati giovanili nazionali (vedi CIGRI) e le organizzazioni giovanili internazionali non governative (tra cui l'EYCD). Membri consultivi sono il BEC (Bureau Europeen de Coordination), organismo di coordinamento delle organizzazioni non governative, e il CENYC (il Consiglio europeo dei comitati nazionali giovanili).

Lo Youth Forum è organizzato in un Assemblea Generale che si riunisce ogni due anni per elaborare il programma di lavoro dei due anni successivi. I lavori sono organizzati in tre Riunioni Genrali: Affari economici e sociali, Mobilità e scambi e Nord-Sud, a loro volta divise in gruppi di lavoro.

Lo Youth Forum si propone come partner attivo nella costruzione europea, partecipando all'elaborazione delle politiche comunitarie e cercando di realizzare una politica globale per i giovani della Comunità Europea. A questo scopo lo Youth Forum ha stretti contatti con varie istituzioni, tra cui il Parlamento Europeo e in particolare con la Commissione giovani.

Per fare un esempio concreto, lo Youth Forum ha proposto degli emendamenti al Trattato di Maastricht, e anche se il risultato finale si è rivelato lontano dalle aspettative, per la prima volta è presente in un trattato comunitario un riferimento ai giovani.

In previsione dell'Assemblea Generale del 1993, per lo Youth Forum è tempo di bilanci. Tra i risultati degli ultimi due anni di lavoro citiamo la pubblicazione di una Carta dei diritti dei giovani, l'intensificarsi dei progetti di collaborazione con i paesi africani, la pubblicazione di una guida di organizzazioni latino-americane con le quali instaurare rapporti in un prossimo futuro. Un bilancio positivo e allo stesso tempo una spinta a fare di più, perché dalle organizzazioni membre emerge la necessità di ampliare il raggio di azione del Forum, realizzando una politica giovanile veramente globale.

CIGRI
Comitato Italiano Giovanile per le Relazioni Internazionali

Creato nel 1972 dai movimenti giovanili di Dc, Pci, Psi, Pri, Psdi e Pli, nel 1982 ha ampliato il numero delle organizzazioni membre e ha stabilito nuovi obiettivi.

Le finalità del CIGRI sono quelle di promuovere la sensibilità e l'iniziativa dei giovani italiani rispetto ai temi della politica internazionale, con particolare attenzione ai temi della pace, della cooperazione, della solidarietà, dell'autodeterminazione dei popoli. Il CIGRI si propone come strumento di informazione sulla politica internazionale, sulle attività delle organizzazioni giovanili internazionali e sulle iniziative degli altri comitati nazionali della gioventù. Tra le sue attività organizza seminari, incontri, conferenze e inoltre promuove la consultazione tra le organizzazioni giovanili italiane per fare il loro rappresentante comune presso le istituzioni politiche nazionali, europee ed internazionali. In particolare il CIGRI rappresenta i giovani italiani nel Fondo Europeo della Gioventù, nel CENYC e nello Touth Forum.

Nel CIGRI confluiscono le esperienze culturali, sociali e politiche più diverse; infatti possono aderire federazioni giovanili di partiti rappresentati in Parlamento, organizzazioni sindacali confederali, organizzazioni nazionali a carattere politico sociale e culturale.

A differenza degli altri Comitati nazionali esistenti in Europa, il CIGRI non ha ottenuto un riconoscimento ufficiale dal governo italiano né un sostegno economico: è un organismo autofinanziato attraverso le quote degli associati e i contributi di enti pubblici e privati per attività specifiche. Il CIGRI aspira a ricoprire il ruolo di interlocutore per tutte le proposte di legge che riguardano i giovani, ma la mancanza di riconoscimento rende complicato questo ruolo.

Le organizzazioni giovanili non sono menzionate in nessun trattato comunitario: ciò significa che non ricevono fondi per le loro attività.

Solo lo Youth Forum ottiene fondi direttamente dalla Commissione Cee. Il grande finanziatore delle attività giovanili europee è invece il Fondo Europeo della Gioventù del Consiglio d'Europa di Strasburgo.

Analizzando il bilancio comunitario del 1991 emerge un grosso limite per quanto riguarda le politiche comunitarie per i giovani: per esse era previsto solo lo 0,63% del bilancio comunitario. In realtà le risorse umane costituiscono uno dei pilastri della costruzione comunitaria, e al loro interno i giovani sono un bel numero: 130 milioni su una popolazione totale di 340 milioni (considerando giovane chi è in età compresa tra i 15 e i 24 anni). Inoltre, le statistiche dicono che 1'80% dei giovani è favorevole alla costruzione dell'Europa.

Le iniziative dei giovani democratici cristiani europei dal 1987 ad oggi

1987

  • Université d'hiver, Abondance, Marzo
  • VI Congresso IUYCD (Unione mondiale dei giovani dc), Madrid, Marzo
  • Viaggio di studio in Urss, Aprile
  • "La comunicazione, strumento dell'azione politica", Strasburgo, Maggio
  • "Recenti proposte sul disarmo", Bruxelles, Giugno
  • "Per un'Europa senza droga", Tarragona, Luglio
  • "I giovani per il futuro del Consiglio d'Europa", Lugano, Ottobre

1988

  • "Ridefinizione della dottrina democratica cristiana", Malta, Gennaio
  • Settimana di Strasburgo: "I diritti dell'uomo", Febbraio
  • Seminario Nato: la riduzione degli armamenti nucleari, Bruxelles, Giugno
  • Université d'eté: "L'uomo e la vita"
  • "Problemi legati all'integrazione europea nella prospettiva del 1992", Graz, Ottobre

1989

  • "Politica e cristianità", San Marino, Gennaio
  • Settimana di Strasburgo: "Integrazione regionale come mezzo di salvaguardia della democrazia", Febbraio
  • "Europa sociale nella prospettiva del Mercato Unico del 1992", Firenze, Maggio
  • Université d'eté: preparazione politica delle organizzazioni in vista di "Paris 1989"
  • "Paris 1989", in collaborazione con l'EPYC (Consiglio della gioventù politica europea)
  • Seminario Nato: bilancio delle relazioni EstOvest, Bruxelles, Novembre 1990

1990

  • "Protezione dell'ambiente", Bruges, Gennaio
  • Settimana di Strasburgo: "Europa 2000", Marzo
  • Università estiva di Tarragona: "Diritti dei giovani"
  • Seminario Nato, Bruxelles, Novembre

1991

  • "Europa step by step", Bratislava, Aprile
  • "Minoranze e immigrati", Strasburgo, Febbraio
  • Università estiva di Tarragona: "Democrazia e mass media", Luglio
  • "Federalismo", St. Gallen, Settembre
  • Seminario Nato: "Il futuro della Nato dopo i recenti sviluppi internazionali", Novembre

1992

  • "Le basi della struttura europea", Oslo, Gennaio
  • Settimana di Strasburgo: "Quale politica per i giovani"
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