Euro GIO'. L' Europa dei giovani oltre le frontiere
Siamo nel 1988. Il governo uscito dalle elezioni politiche del 1987 si è appena attrezzato per porre l'Europa al centro del dibattito politico, facendone una scommessa forte per i prossimi anni. Sullo sfondo dei dibattiti politici, si delinea la mitica data del 1992.
L'Europa del 1992 per tutti è un'occasione da non perdere, ma bisogna prepararsi: si calcola che l'Italia dovrebbe approvare in 3 anni almeno 300 provvedimenti legislativi, se vuole arrivare all'appuntamento con l'Europa Unita. La Commissione della Comunità Europea, attraverso l"'Atto Unico Europeo", entro il 1992 intende abolire fisicamente le dogane: problema non da poco, che costringerà ad affrontare importanti questioni finanziarie, come la liberalizzazione dei capitali per trasferire valuta da un paese all'altro senza controlli. In questo sistema la politica monetaria uscirà dai confini nazionali per realizzarsi nell'ambito comunitario, allo stesso modo di quella fiscale.
È una data storica, ne sono convinti tutti, ma troppe volte in passato il miope egoismo nazionale ha soffocato le aspirazioni all'unione europea che De Gasperi, Adenauer e Schumann avevano immaginato agli inizi degli anni Cinquanta.
Essere cittadini d'Europa riguarda soprattuto le giovani generazioni. E i giovani democristiani credono che la loro generazione sia pronta per il grande salto: per questo si riuniscono per discutere e imparare cosa vuol dire essere cittadini della nuova Comunità Europea.
Nasce così "Euro Gio', l'Europa dei giovani oltre le frontiere", la scommessa dei giovani democristiani, che si pongono in prima fila per realizzare il sogno dell'Europa unita.
Euro Gio', si svolge a Marina di Ugento, in provincia di Lecce, per cinque giorni, dal 4 all'8 ottobre del 1988. Lo schema è quello di un corso di formazione articolato in sette sessioni e in cinque commissioni di studio. Le commissioni di studio si occupano di politica estera, di istituzioni, di scienza e cultura, di questioni sociali, di telecomunicazioni ed economia.
I mille giovani che vengono ospitati al Victor Village di Marina di Ugento, partecipano alle commissioni di studio, e poi si confrontano nelle sessioni, dove con l'intervento di esperti e di protagonisti vengono ripresi i temi oggetto di studio: la costruzione dell'eurodemocrazia, il pacifismo, la cultura europea, le nuove spiritualità europee, le scommesse della giustizia, i nuovi ambiti della comunicazione e gli aspetti del nuovo mercato unico.
Naturalmente il Gio' non è solo studio e dibattito, l'Europa dei giovani oltre le frontiere si costruisce anche sviluppando occasioni di aggregazione. I momenti più belli sono quelli che vedono la fiaccolata in ricordo di Aldo Moro, e il grande concerto "Europa", ripreso in diretta dalla Rai.
Con Euro Gio' i giovani democristiani sperano di aver contribuito, anche se in piccola parte, alla grande battaglia che si gioca in Europa.
I mille giovani democristiani di Ugento, saranno nel giugno del 1989 elettori del Parlamento Europeo. Per il comitato organizzatore di Euro Gio', resta la convinzione che questi giovani dopo una tale esperienza, saranno in grado di conoscere e vivere più concretamente una realtà europea che influisce profondamente sulla loro vita.
La conferma che l'esperienza del Gio' di Ugento è servita a far maturare la coscienza di giovani democristiani europei è confermata dal fatto che uno di loro, il delegato nazionale del movimento giovanile, Simone Guerrini, si candiderà al Parlamento europeo, sfidando la sua giovane età e difficoltà di ogni tipo. Sulla sua campagna elettorale crescerà e si rafforzerà la coscienza europeista dei giovani democristiani.
Poco importa che Simone abbia vinto oppure no; sulla sua scommessa hanno vinto i giovani democristiani nati ad Ugento.





















































