Editoriale

Obiettivo Europa

Nuova Politica - Obiettivo Europa pagina 4
A Fiuggi una tappa importante per i giovani dc: un impegno prioritario è quello di riscoprire nella politica il legame, che va rinsaldato, tra valori e azione. L'appuntamento fissato per l'anno prossimo per il rinnovo del Parlamento Europeo può essere un primo banco di prova.

I1congresso di Fiuggi ha rappresentato una tappa sicuramente importante per il Movimento dei giovani DC; si è trattato di un momento di sintesi e di verifica intorno agli obiettivi conseguiti da tanti giovani iscritti e dirigenti nazionali o periferici che, insieme, si sono impegnati, nei quattro anni trascorsi a partire dal congresso di Maiori, per ricostruire politicamente il Movimento Giovanile, riconsegnandogli una identità, un ruolo ed una propria originalità attraverso un impegno orientato a definire il legame logico esistente tra valori e ispirazioni e gli ambiti di tradizione politica.

Molto in questa direzione è stato fatto, ma molto rimane ancora da fare: è necessario soprattutto approfondire i riferimenti culturali che caratterizzano il nostro impegno perché diventino fondamento essenziale del nostro fare, per una sua rielaborazione continua e per un suo ripensamento critico; è una dimensione, questa, che coincide in buona parte con il problema della formazione e che chiede alla nuova gestione del MG di esprimere una progettualità politica che si qualifichi come progetto del nuovo, del dialogo e dell'impegno vitale e che consenta di cogliere gli elementi essenziali e di assumere gli strumenti necessari per interpretare questa nostra «società complessa».

Insomma una politica sempre più capace di riscoprire il legame che deve esistere tra valori e azione politica, tra progettualità e capacità di indicazione, ma al tempo stesso una politica che è scelta, che è proposta, che è azione, una politica cioè capace di governare l'insieme dei fenomeni che si verificano all'interno di una visione complessiva che consenta di rispondere a tutta la società e di promuoverne lo sviluppo. E in questa direzione dobbiamo rifuggire la tentazione di inseguire di volta in volta le varie istanze spesso contrapposte che si manifestano nella nostra società. Anche quando esse trovano il modo di manifestarsi attraverso strutture organizzate che da movimenti si trasformano in veri e propri partiti e vengono a riscuotere importanti consensi elettorali.

È evidente che mi riferisco ai vari gruppi autonomistici, ai pensionati ed in particolar modo, per la loro «presa» tra l'elettorale giovanile, ai verdi. Il problema non è costruire un M.G. verde, come vagheggia qualcuno, non è dichiararsi contro il nucleare tout court. Il problema è far capire alla gente la complessità che sta di fronte alle scelte di governo ma soprattutto è ridare alla politica un significato che va al di là delle scelte contingenti e della quotidianità.

Va chiarito che le istituzioni non sono luoghi da occupare per soddisfare le esigenze di pochi, sono centri da cui si devono risolvere i problemi di tutti. E a proposito di istituzioni: il prossimo anno si rinnoverà il Parlamento Europeo. È una grande occasione per riavviare su nuove basi non più soltanto ideali il dibattito sull'Europa. Il 1992, con gli importanti cambiamenti che porterà, è ormai vicino; ma questa scadenza è quotidianamente anticipata dai nostri imprenditori che sempre più si muovono come se l'Europa unita fosse già una realtà in cui i veri concorrenti sono USA e Giappone. Ma per restare su tematiche, più strettamente a noi vicine, in materia di università e di ricerca scientifica. E per tornare all'ecologia: ha davvero senso bloccare la costruzione delle nostre centrali senza che facciano altrettanto i paesi a noi vicini? Sono tutti fatti di grande importanza e molti altri ve ne sono in cui la necessità di un'integrazione Europea si sta rivelando nei fatti prima ancora che nelle volontà politiche.

Ma l'Europa è nata prima dalle idee e dai valori di alcuni uomini illuminati, poi è cresciuta sulla spinta degli interessi di tutti i giorni. Non perdiamo l'abitudine a questo metodo: sta a noi indicare i grandi obiettivi alla luce dei nostri valori. Sia quindi l'elezione del Parlamento Europeo una grande occasione per rilanciare un vero dibattito di idee, sia un importante motivo di impegno per il M.G., sia soprattutto l'occasione per far sentire a tutto il paese i valori e la forza della Democrazia Cristiana.

Questo mese
È centrale la dignità umana
Luigi Fiorillo

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