Euro GIO’
pagina 6

L'Europa dei popoli

Nuova Politica - L'Europa dei popoli pagina 6

L'attenzione al grande tema dell'unità europea è stata una prerogativa costante, dell'azione politica della Democrazia cristiana, da De Gasperi in poi. E non può essere scambiato quindi solo per orgoglio di partito il voler ricordare tra i meriti storici della Dc l'aver saputo concretamente sostenere l'ideale europeo nel confronto con le altre forze politiche, attraverso tappe caratterizzate da momenti anche difficili e delicati.

Oggi il fronte europeista nel nostro Paese può contare su un consenso ampio, pressoché unanime, che taglia orizzontalmente lo schieramento politico, almeno per quanto riguarda i suoi principi fondamentali: è un risultato importante, di cui possiamo e dobbiamo essere fieri. Ma se molto cammino in questi quarant'anni è stato percorso, ancora tanta strada abbiamo davanti. Non a caso tra i diversi punti che costituiscono il programma di governo una parte specifica riguarda proprio l'Europa e le importanti scadenze che ci apprestiamo ad affrontare. Il 1992 con l'entrata in vigore del Mercato unico europeo rappresenta senza dubbio, a questo proposito, un passo fondamentale verso l'obiettivo finale dell'unificazione europea: il nostro Paese dovrà fare in modo di presentarsi a quell'appuntamento in modo adeguato. Certo, i problemi sul tappeto sono ancora molti, alcuni dei quali di non facile soluzione. Occorre far fronte, innanzitutto, all'esigenza di una maggior coesione, economica e sociale tra i paesi europei, da realizzarsi attraverso un'adeguata canalizzazione di risorse verso le Regioni meno favorite della Comunità.

Gravi disparità nello sviluppo regionale, infatti, finirebbero per pregiudicare lo stesso processo di liberalizzazione contribuendo ad approfondire ulteriormente i già gravi squilibri esistenti. Tutto questo ci impegna su fronti diversi: da una parte, per quanto riguarda la realtà nazionale, dobbiamo sentire forte l'impegno a scongiurare il rischio, proprio in vista della scadenza del '92, di una pericolosa frattura fra Nord e Sud del Paese. Inoltre, per quanto concerne la dimensione internazionale, dobbiamo porre grande attenzione al tema delle relazioni con gli altri paesi, anche dell'Est, e soprattutto fare ogni sforzo per ridurre al minimo il divario tra paesi industrializzati e realtà emergenti. Su questo punto si gioca la possibilità concreta che l'unione europea possa essere vissuta come valore di solidarietà e fratellanza, prima ancora che come mera realtà economica.

È per questo che l'iniziativa del Movimento giovanile di dedicare all'Europa questa sua festa nazionale è particolarmente degna di rilievo e di significati. Perché ai giovani soprattutto è affidata la realizzazione di questo progetto ambizioso che è l'Europa unita, l'Europa dei popoli.

In prima fila per l'Europa
Simone Guerrini
Il nostro contributo ad una grande battaglia
Massimo Malvestio

Articoli correlati

Totale: 48
Europa
La necessità del raggiungimento di un'unitaria volontà politica come presupposto di una nuova funzionalità dell'organismo europeo
Europa e Terzo mondo
Intervista a Giovanni Bersani, europarlamentare dc
Dal conflitto all'assistenza; dall'assistenza alla cooperazione; dalla cooperazione alla solidarietà - Parla Giovanni Bersani, Presidente della Convenzione di Lomé
Europa e Terzo mondo
Gli sfruttamenti dei paesi industrializzati uniti alla mancanza di un chiaro disegno politico alla base dei drammi del presente. Esistono prospettive per un rilancio del Terzo mondo?
EYCD
L'impossibilità di comporre i problemi e le risorse di una società in una dimensione esclusivamente nazionale, impone di allargare gli orizzonti della politica. L'unità dell'Europa, l'amicizia fra i popoli e la cooperazione fra gli Stati, sono elementi decisivi per l'affermazione della pace nel mondo. È necessaria un'azione costante a favore del processo d'integrazione europea.
EYCD
Occorre riprendere ed intensificare i contatti con i movimenti in tutto il mondo che si battono per il rispetto dei diritti dell'uomo. Recuperare la capacità di incidere concretamente sulle decisioni politiche vuol dire costruire la società di domani.
Editoriale
A Fiuggi una tappa importante per i giovani dc: un impegno prioritario è quello di riscoprire nella politica il legame, che va rinsaldato, tra valori e azione. L'appuntamento fissato per l'anno prossimo per il rinnovo del Parlamento Europeo può essere un primo banco di prova.
Europa '92
Come nacque l'idea degli Stati Uniti d'Europa nel pensiero di Schuman, De Gasperi ed Adenauer. Le difficoltà di allora e quelle attuali.
Europa '92
Stati nazionali e mondializzazione dell'economia. Il ruolo politico ed economico del vecchio continente di fronte alle sfide del futuro.
Euro Gio'
Intervista ad Andreotti
Una sintesi del saluto che il ministro degli esteri, Giulio Andreotti, ha inviato in videocassetta al festival nazionale dei giovani dc.
Euro Gio'
Lettera «semi aperta» sull'Europa da uno dei responsabili di Civiltà Cattolica.
Europa
Prosegue il filone europeo inaugurato con Euro Gio'. Sotto i riflettori la politica agricola della Comunità economica europea.
Europa
Fra tanti discorsi settoriali e specializzati uno solo vale per tutti: l'unità politica e sociale.
Legge del mese
Il tema dell'Europa unita postula una riflessione anche delle Forze armate italiane sulle nuove prospettive.
Intervista a Giulio Andreotti, ministro degli esteri
L'appuntamento europeo del '92 si avvicina. Ma cosa succederà concretamente dopo quella data? In che modo i cittadini avvertiranno la nuova realtà?
Questaeuropa
La situazione dei poteri locali con una breve scheda per ogni Paese della Comunità europea
Giovani
Estratto del documento «Strategie per una politica per i giovani in Europa verso il 2000»
Documenti
Dal Corriere della Sera, 4 aprile 1949
Documenti
Pio XII, 18 settembre 1947, omelia «Exsultent hodie» dopo il Vangelo nella «Cappella papale» alla basilica Ostiense per il XIV centenario della morte di san Benedetto (celebrante il card. Alfredo Ildefonso Schuster osb, arcivescovo di Milano; presenti tutti gli abati delle varie congregazioni dell'ordine benedettino, che hanno eletto l'abate primate)
Documenti
Pio XII, 24 dicembre 1953, radiomessaggio natalizio «Il popolo, che abitava» ai fedeli di tutto il mondo
Documenti
Pio XII, 13 aprile 1958, allocuzione «C'est une joie» a delegazioni dell'Africa francese con rappresentanti del Governo centrale e con imprenditori pubblici e privati (in occasione di un viaggio in Italia delle delegazioni, allo scopo di intensificare le relazioni con grandi enti industriali)
Documenti
Giovanni XXIII, 26 gennaio 1961, allocuzione «Votre présence ici» ai Delegati dell'Assemblea Parlamentare europea e Paesi d'oltremare associati alla Cee (Stati Africani e Madagascar), partecipanti alla riunione preparatoria della relativa Conferenza
Documenti
Paolo VI, 30 agosto 1965, allocuzione ad un gruppo di ex combattenti germanici in visita ai cimiteri di guerra in Italia, accompagnati da rappresentanze degli ex combattenti francesi, inglesi e italiani, sotto gli auspici del Comitato tedesco per la collaborazione europea delle vittime di guerra e della Confederazione europea degli ex combattenti.
Documenti
Paolo VI, 8 aprile 1967, allocuzione «Répondant bien volontiers» al Comitato d'intesa delle organizzazioni sindacali e professionali dei Giovani agricoltori dei Paesi della Cee, riuniti a Roma in giornate di studio
Documenti
Paolo VI, 29 aprile 1967, allocuzione «Nous nous réjouissons» all'Assemblea Generale della Associazione degli Istituti di Studi Europei, organizzata dall'Istituto «Alcide De Gasperi» e svoltasi a Roma, con la partecipazione di rappresentanze di Austria, Belgio, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Olanda, Spagna, Svizzera
Documenti
Paolo VI, 16 aprile 1970, allocuzione «Est-il besoin» alla Commissione sociale e sanitaria del Parlamento europeo, con i presidenti delle rispettive commissioni dei Parlamenti nazionali dei sei paesi della CEE
Documenti
Paolo VI, 1° febbraio 1974, allocuzione alla Sessione annuale della Conferenza Parlamentare dell'Associazione tra la CEE e gli Stati Africani, il Madagascar e l'Isola Maurizio, associati (con parlamentari dei dodici Paesi già associati, presenti anche rappresentanti di altri Paesi associabili; il gruppo, di circa trecento persone, è guidato dall'on. Cornelis Berkhouwer, presidente del Parlamento Europeo e della Conferenza, e dal presidente dell'Assemblea nazionale della Costa d'Avorio e vice presidente della Conferenza, on. Philippe Jacé).
Documenti
Paolo VI, 25 luglio 1975, lettera «En juin 1973» a mons. Agostino Casaroli, segretario del Consiglio per gli Affari Pubblici della Chiesa, per costituirlo proprio Delegato speciale alla Conferenza di Helsinki sulla sicurezza e sulla cooperazione in Europa, in occasione della firma dell'Atto finale da parte degli alti rappresentanti degli Stati (30 luglio – 1° agosto; la lettera verrà letta dallo stesso Arcivescovo nel corso del suo intervento nel pomeriggio del 1° agosto)
Documenti
Paolo VI, 18 ottobre 1975, allocuzione «Le Symposium des éveques d'Europe» al III Simposio dei vescovi europei, i cui lavori si sono svolti a Roma al «Salesianum» e vengono ora chiusi con una concelebrazione con il papa per l'Anno Santo (centoventi presenti: con il presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa, Ccee, e presidente del Simposio, mons. Roger Etchegaray, arcivescovo di Marsiglia, e l'organizzatore del Simposio, mons. Gaetano Bonicelli, oltre ottanta tra cardinali, arcivescovi e vescovi, e inoltre teologi, osservatori della Curia Romana, delegati delle Conferenze Episcopali dei vari continenti, segretari delle Conferenze Episcopali d'Europa, rappresentanti del clero, superiori di Ordini religiosi, rappresentanti del laicato cattolico, delegati della Conferenza delle Chiese [Cristiane] d'Europa, KEK)
Documenti
Paolo VI, 12 gennaio 1976, allocuzione «Nous disons» al Corpo diplomatico accreditato presso la S. Sede, in occasione della presentazione degli auguri per il nuovo anno
Documenti
Discorso pronunciato dal cardinale patriarca di Venezia Albino Luciani a Recoaro Terme il 17 settembre 1977, al Convegno ivi organizzato dall'Unione cattolica stampa italiana (Ucsi) per il 17-18 settembre sul tema «La libera stampa per l'Europa unita» (presenti, fra gli altri, il presidente dell'Ucsi on. Flaminio Piccoli, e il presidente dei giornalisti europei dott. Gustavo Selva, direttore del Gr2).