I problemi internazionali e l'azione dei giovani dc
Tentare di sintetizzare in poche cartelle il lavoro svolto, le posizioni assunte, il dibattito sviluppatosi intorno ai temi di politica internazionale in questi anni è senza dubbio compito arduo.
Lo farò evidenziando le vicende di maggiore significato e lasciando al dibattito congressuale il compito di disegnare lo sviluppo futuro della presenza del MGDC nel panorama giovanile internazionale.
Una annotazione sento però di poter fare: essa vuole essere una considerazione da parte di chi, lasciando una responsabilità, porta con sé nel bagaglio dei ricordi e delle esperienze, anche il rammarico di non aver potuto creare tutte le condizioni affinché il proposito di attività potesse crescere e svilupparsi come era necessario.
Sarà opportuno che la prossima stagione del giovanile si soffermi sulla necessità di creare una struttura articolata, al fine di poter coprire con compiutezza la vasta attività internazionale del MG.
All'indomani del congresso di Maiori si sono manifestate due esigenze fondamentali: da una parte la necessità di riprendere i contatti con le varie organizzazioni nazionali e internazionali e dall'altra l'urgenza di rispondere agli appuntamenti che via via andavano profilandosi.
Un primo positivo lavoro di ripresa di contatto con le varie organizzazioni è stato svolto dall'amico Sarino Brada il quale ha gettato le premesse per la ricostruzione di una attenzione tutta nuova al MG da parte di organismi nei quali la nostra assenza aveva creato una oggettiva situazione di difficoltà per la nostra organizzazione. La riconquista di una immagine ha dato poi la possibilità di costruire momenti di presenza e di respiro politico rispetto agli avvenimenti internazionali di maggiore importanza.
Unione europea dei giovani dc
L'attenzione dell'Europa ha visto protagonista il Movimento Giovanile dc in questi anni. Momento cardine dell'attività del MGDC è senza dubbio infatti la presenza dell'EYCD.
Il lavoro svolto da Massimo Gorla e la costante presenza della classe dirigente del MGDC nelle sedi europee hanno indubbiamente creato le premesse per un rinnovato ruolo dei giovani dc italiani in seno all'EYCD.
Gli amici Andrea De Guttry e Luigi Mazzarino hanno saputo interpretare con intelligenza la linea e le indicazioni della Direzione Nazionale MGDC, giocando un ruolo di primo piano nello svolgersi dell'attività dell'organizzazione. La difficile opera di mediazione, sempre necessaria in un organismo che vede contrapposte tendenze e posizioni troppo spesso distanti fra loro, e la capacità di proposta degli amici impegnati in Europa, hanno riportato il Movimento Giovanile dc italiano ad essere movimento-guida nella complessa vita dell'EYCD.
Ed è proprio attraverso tale ruolo che è stato possibile evidenziare con forza le linee portanti della politica europeista del Movimento Giovanile: attenzione ai problemi del difficile rapporto tra Nord e Sud del mondo, la solidarietà internazionale, l'importanza della cooperazione per lo sviluppo dei Paesi del Terzo Mondo, i problemi del bacino mediterraneo, la necessità di un ruolo più incisivo del Parlamento Europeo.
Unione mondiale giovani dc
Rispetto a questa organizzazione si è posto fin dall'inizio il problema di una sua necessaria rivitalizzazione.
Il congresso di Caracas degli amici latino-americani, è stato necessario e fondamentale per la celebrazione del Congresso dell'Unione Mondiale dei giovani dc, svoltosi quest'anno a Madrid.
Il rinnovarsi dei quadri dirigenti ed una ritrovata unità d'azione permetteranno senz'altro un lavoro di sicura concretezza politica nel panorama mondiale delle associazioni e dei movimenti giovanili di partito.
La DC ed i suoi giovani in America centrale
La nostra presenza in Centroamerica ha permesso di verificare quanto sia degno di plauso lo sforzo di Napoleon Duarte per un futuro di pace e di democrazia per il suo paese e quanto, nel contempo, siano poco veritiere certe ricostruzioni "di parte" che vanno per la maggiore in Europa, sulla vicenda Salvadoregna. Abbiamo assicurato a lui ed al suo popolo la nostra solidarietà nel momento in cui egli è impegnato a dar corso alla riforma agraria per liberare la popolazione salvadoregna dal gioco del latifondismo.
Abbiamo poi offerto la nostra solidarietà anche ai giovani dc del Guatemala che, con Vinicio Cerezo stanno ricostruendo la democrazia, giorno per giorno, nel loro Paese.
E rispetto anche alle vicende del Nicaragua non possiamo fare a meno di condannare le brutalità del regime sandinista ed esprimere nel contempo il nostro dissenso nei confronti delle scelte degli Stati Uniti, i quali, attraverso il finanziamento dei Contras, mantengono di fatto uno stato di guerra permanente che è il primo alibi di un regime illiberale quale quello sandinista. Le ultime vicende, prima fra tutte l'attribuzione del Premio Nobel ad Arias, autore di un piano di pace e sviluppo.




















































