Nuova Politica - Chiamata alla democrazia pagina 88
Nuova Politica - Chiamata alla democrazia
Qualcuno ha scomodato il '48 come pietra di paragone per descrivere il clima rovente di queste elezioni politiche e forse ha esagerato. Quel che è certo, è che il partito ha potuto contare, per la prima volta dopo tanti anni, su un Movimento Giovanile presente e combattivo.

Come giovani democristiani intendiamo impegnarci su alcuni temi che riguardano i principali problemi della condizione giovanile, che consideriamo, al pari di altre, «questione nazionale».

Nell'avanzare le nostre proposte pensiamo che occorra anche fare un investimento di speranza e dare corpo a progetti e «provocazioni» allargate alla società nel suo complesso.

La realtà in cui viviamo è caratterizzata da un rapido processo di trasformazione, da una notevole complessità, da una frammentazione degli interessi e da un marcato individualismo.

La nostra società è contraddistinta da un indubbio benessere ed anche e soprattutto da problemi, come il lavoro, la casa, l'emarginazione, l'ambiente e anche da una domanda di recupero di una dimensione più giusta ed umana. Ci troviamo spesso di fronte a vecchie e nuove povertà che producono disagi e marginalità e che allargano il solco tra chi è garantito e chi non è, fasce sociali integrate ed emarginate, tra forti e deboli.

La condizione giovanile è una spia di queste contraddizioni. Per questo motivo sentiamo la necessità di costruire progetti con i giovani e non solo per i giovani, ponendoci dal nostro punto di vista, giudicando la realtà con i nostri occhi. Senza ghettizzarci, ma scoprendo nella speranza la nostra forza.

Crediamo che sia necessario dare vita ad una struttura permanente di coordinamento per le politiche giovanili con l'istituzione di un apposito Ministero. Un'esperienza, questa, che deve essere riproposta anche ai vari livelli (regionali, provinciali e comunali) amministrativi, con adeguato impegno di risorse.

Dobbiamo preparare il cambiamento, perciò facciamo appello al mondo giovanile che ha già partecipato o sta per partecipare per la prima volta al voto. Chi pensa che questa volta le cose comunque rimarranno invariate e che queste elezioni non servono a niente si sbaglia.

Verso quale processo culturale di rinnovamento?

Dobbiamo renderci conto che è alle porte un cambiamento radicale della società e dello Stato, quindi aumentare o diminuire anche di poco certi consensi significa agevolare o meno questo o quel processo culturale di rinnovamento. Un processo che per noi giovani DC coinvolgerà la scuola, l'ambiente, il lavoro, la casa, la famiglia, la burocrazia, le istituzioni, tutti luoghi dove noi desideriamo impegnarci.

Un processo che per primo dovrà cambiare i luoghi della partecipazione perché il vero rinnovamento lo si effettua soprattutto allargando la partecipazione democratica alle scelte decisionali. Concludiamo questa nostra premessa invitando ad un impegno basilare i giovani dc: l'integrazione Europea, la sua istituzione, l'accesso del cittadino al processo di integrazione, la nascita economica, sociale, internazionale, dell'Europa.

Come giovani dc crediamo che l'unica strada, per stare al passo con i tempi e per promuovere le condizioni di un avanzamento del progresso, della modernità, di una migliore situazione sociale interna ed internazionale sia quella dell'integrazione europea.

Nella speranza la nostra forza

C'è un'Italia che lotta per la pace, per il lavoro che manca, per una scuola migliore, per le tasse pagate da tutti, per l'obiezione di coscienza, ed un servizio militare più umano.

Perché è in gioco la Democrazia. E noi vogliamo difenderla.

Con te.

I giovani dc

I giovani dc hanno deciso
Servizio militare e civile

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