I giovani e la pace camminano insieme
Bergamo, il GIO' 1 dei giovani DC, ha dimostrato che questa generazione ha realmente scelto un impegno politico «in mare aperto» come amava dire Aldo Moro.
La via lungo la quale come movimento giovanile, stiamo camminando, è quella del partito nuovo. Ciò per investire il patrimonio di una idealità di pensiero in movimento e la ricchezza ancora viva di un fervore di popolo che confluisce nelle nostre file in un coraggioso confronto con la società civile che si evolve, e si espone alle sue correnti dinamiche, come protagonisti del nuovo, e non come sovrastrutture o come conseguenze che con il vecchio verranno spazzate via.
L'iniziativa denominata GI0' 2 B0AT, ai nastri di partenza, si propone di scandagliare profondamente la realtà per dare spazio e voce non solo alla parola detta o scritta, ma per utilizzare un arco ampio di messaggi culturali attraverso i media: da quelli più tradizionali a quelli moderni e modernissimi per comunicare, per testimoniare, per affermare che i giovani sono impegnati a costruire una società migliore, una prospettiva di pace più vicina al quotidiano di ognuno, e tale da utilizzare e sollecitare il sapere e il fare in vari campi per arricchire di condizioni e contenuti concreti, per parlare meglio ai giovani e alla gente della pace come bene universale.
Le motivazioni contenute nell'iniziativa 010' 2, sollecitando creatività e fantasia, hanno spinto «l'idea» a inventare un itinerario-testimonianza, la cui intrinseca dinamica non può essere vista alla luce degli ideali e dei valori di cui i giovani dc si sentono portatori, primo fra tutti il senso cristiano della pace, alla luce anche di un adagio che afferma «è meglio accendere una candela nel buio che maledire l'oscurità». L'esperienza propone non una vacanza, bensì uno spazio culturale da usare in modo rigoroso e costruttivo per riflettere, studiare, analizzare, progettare, costruire un atto di fiducia verso l'uomo che considera fratello l'altro uomo: una dimensione che conduce al-
. la pace, un modo per manifestare solidarietà ai popoli in via di sviluppo, prospettando con coraggio a tutta l'opinione pubblica che soprattutto al credente è dato il compito di sviluppare iniziative in favore della pace, del disarmo, di una sicurezza che i popoli debbono reciprocamente garantirsi.
La pace, come dice papa Wojtila, si costruisce con i contatti umani: ma la strategia ideata dal movimento giovanile dc mira a raggiungere questo importante traguardo.
L'itinerario terra-mare, lungo le coste del Mediterraneo, intende dare la possibilità di «parlare» a quanti hanno qualcosa da dire o da proporre per promuovere una cultura di pace che sia attenta all'uomo e miri alla liberazione dell'umanità.
I giovani dc essendo convinti di vivere in un tempo assai difficile ed incerto si sentono impegnati a vincere la «violenza» del silenzio, perché attraverso la comunicazione è possibile costruire una nuova civiltà. Non vogliamo, infatti, credere di essere arrivati troppo tardi, in un mondo troppo vecchio, con equilibri ormai consolidati, dove tutto sarebbe già stato deciso e dove non ci sarebbe più niente da fare in favore dell'uomo e della sua storia. Con i giovani dc l'Achille Lauro solcherà
«pacificamente» le tra agliate acque del mare più conteso d'Europa e dimostrerà che una nave di giovani è già pace, pace come conquista possibile e non come fantastica «utopia».


















































