GIO' 2 Boat

La pace subito

Nuova Politica - La pace subito pagina 3

Presentando il nostro secondo festival nazionale, il GIO BOAT, avevamo parlato di grande avventura, di una scommessa fatta con noi stessi, di un atto di coraggio per dimostrare che parlare di pace, oggi, è ancora concretamente possibile. Tracciando un primo sommario bilancio di quello che il GIÒ 2 è stato, credo si possa dire che gli obiettivi che ci eravamo prefissi siano stati raggiunti. Siamo stati insieme otto giorni, abbiamo discusso, ci siamo confrontati, abbiamo incontrato uomini e personalità che non è retorico definire «protagonisti del nostro tempo»: a tutti abbiamo dimostrato la volontà e, vorrei dire, la capacità dei giovani dc di «ragionare di politica».

Quando immaginammo il GIÒ 2, con questa formula, quando cominciammo ad organizzare quello che poi avremmo chiamato «itinerario terra mare dei giovani dc per la pace» eravamo chiaramente consapevoli che qualcuno, più o meno in buona fede, avrebbe potuto parlare di concessioni al gusto dell'effimero o di cedimenti alla politica spettacolo.

L'andamento di tutta la manifestazione, il programma intenso dei lavori, la larghissima partecipazione registrata e i vasti consensi espressi anche da osservatori esterni e dalla gran parte della stampa nazionale, hanno confutato ogni dubbio al riguardo.

Anche la scelta dell'Achille Lauro che all'inizio aveva destato in qualcuno qualche perplessità, intendeva rispondere, come nei fatti è poi stato, ad una esigenza precisa ed alla volontà di proporre un gesto di riconciliazione proprio la dove era stato consumato un efferato delitto contro la pace.

Ebbene tutto questo è emerso chiaramente: il GIÒ 2 si è rivelato un grande fatto politico, un segno concreto di pace contro la rassegnazione, la passività, l'apatia di chi considera la costruzione della pace, di una nuova civiltà dell'amore come qualche cosa di lontano, di impossibile da realizzare.

Certo la strada della costruzione di nuovi modelli di convivenza tra gli uomini è una strada lunga e difficile, ma che va affrontata con coraggio e con una nuova consapevolezza, la consapevolezza che la pace nasce prima di tutto da un cuore nuovo, nasce cioè da una conversione profonda della persona nei suoi affetti, nelle sue ansie, nelle sue speranze, nei suoi progetti, nel profondo della sua coscienza.

Se questo è vero, allora, le speranze di ieri diventano le certezze di oggi: la «Pacem in terris» di papa Giovanni XXIII rimane viva nei nostri cuori, la «Nuova frontiera» di Kennedy non è più indecifrabile, il «Sogno» di M. L. King non è più solo utopia, la «Speranza» di La Pira non è più solo una scintilla astratta.

Con la nostra festa crediamo di aver dimostrato che è possibile reimmettere nel «circuito umano» la tolleranza, la voglia di utopia, la forza della fiducia, la volontà di un concreto operare per la pace che, si badi bene, non può essere più considerata solo un beneficio o una concessione ma diventa un vero e proprio diritto dell'uomo.

Gli ultimi avvenimenti internazionali, il fallimento del super-vertice di Reykjavik hanno dimostrato come sia difficile trovare una risposta al problema della pace; soluzioni che spesso, purtroppo, passano lontano da noi, al di sopra delle nostre teste, affidate alle decisioni di un pugno di uomini, quelli che ai giornali piace chiamare «i grandi».

Ma la storia siamo noi, diceva De Gregari in una sua canzone. Così i grandi siamo noi, noi che sogniamo un mondo di pace, noi che speriamo in un futuro di pace, noi che vogliamo e crediamo in una nuova civiltà della pace e per questo oggi, in tanti ci battiamo.

Obiezione... vostro disonore
Stefano Sandroni

Articoli correlati

Totale: 49
Riflessioni sulla pace
È importante rielaborare le tesi pacifiste alla luce delle categorie maritainiane della «utopia» e dell'«ideale storico concreto». Costruire una cultura di pace significa ritessere i fili della speranza.
Politica estera
Le annunciate trattative di Ginevrauna speranza per tutto il mondo. Interviene per «Nuova Politica» il corrispondente della RAI da New York.
Obiezione di coscienza
Nel numero di «PER L'AZIONE» dell'aprile '64, i giovani dc pubblicarono un articolo di Padre Balducci, che era accusato di apologia del delitto di diserzione e di disobbedienza militare, per una intervista al «Giornale del Mattino».
Ginevra
I presidenti dei due soli paesi che possono innescare o prevenire un terzo conflitto mondiale si incontrano a tu per tu: il primo passo verso una reale distensione anche se­ missili e divergenze sono rimaste.
Mozioni
Publichiamo le mozioni presentate dal Movimento Giovanile e approvate al Congresso. La pace, il servizio di leva, l'ambiente, l'occupazione giovanile, il referendum per la riforma organizzativa.
GIO' 2 Boat
Organizzando il secondo Festival nazionale dei giovani dc riaffermiamo senza retorica la nostra voglia di fare politica. L'importante è non distaccarsi dai problemi della gente.
GIO' 2 Boat
L'itinerario terra-mare del GIÒ 2 Boat: il significato politico, le motivazioni del programma, gli spazi culturali. Ancora una volta si vuole vincere la violenza del silenzio: solcare le acque agitate del Mediterraneo testimoniando lo spirito di fratellanza.
Ginevra
Il nuovo approccio politico della diplomazia sovietica, il vertice di . Ginevra e le proposte dei mesi successivi. Pur rimanendo ancora punti di disaccordo, aumentano le speranze per un possibile accordo sulle armi nucleari.
Disarmo
Un quadro delle trattative fra USA e URSS," dopo il vertice di Reykjavik: «... a tre passi da un accordo storico», l'occidente ha il dovere di sfruttare questa occasione per riaffermare le nuove basi di una pacifica convivenza internazionale.
La Pira
Il libro di Vittorio Citterich su Giorgio La Pira. L'uomo di pace al Cremlino, la valigia di santini, l'immagine della Vergine di Fatima, la preghiera alla tomba di S. Sergio.
EYCD
Occorre riprendere ed intensificare i contatti con i movimenti in tutto il mondo che si battono per il rispetto dei diritti dell'uomo. Recuperare la capacità di incidere concretamente sulle decisioni politiche vuol dire costruire la società di domani.
GIO' 2 BOAT
Nel messaggio di Scotti ai giovani DC il senso della ricerca di una nuova dimensione planetaria della politica. I valori più alti della cultura cattolica, sinonimo di pace e di democrazia. La necessità di coniugare speranze e realismo.
GIO' 2 BOAT
Nell'esempio di uomini come De Gasperi, Sturzo, La Pira e Moro, occorre vedere la grande lezione di una visione internazionale della politica, come strumento privilegiato per la costruzione della pace. La necessità di una , maggiore disponibilità dei partiti e delle istituzioni verso i grandi temi che mobilitano le coscienze. Non basta proclamare la pace, occorre scoprire le strade per questa meta.
Esteri
Nella città delle prime fratture tra Oriente ed Occidente si stanno svolgendo quelli che alcuni commentatori hanno definito i «più importanti negoziati tra Est ed Ovest dalla fine della seconda guerra mondiale».
Documenti
Dal Corriere della Sera, 4 aprile 1949
Documenti
Paolo VI, 30 agosto 1965, allocuzione ad un gruppo di ex combattenti germanici in visita ai cimiteri di guerra in Italia, accompagnati da rappresentanze degli ex combattenti francesi, inglesi e italiani, sotto gli auspici del Comitato tedesco per la collaborazione europea delle vittime di guerra e della Confederazione europea degli ex combattenti.
Nessuno è tanto ingenuo da immaginare che la soluzione dei problemi del mondo venga dalla musica soltanto, ma non è nemmeno il caso di lasciarsi sfuggire un'altra occasione per tentare di avere un ulteriore mezzo di comunicazione tra gli uomini.
Intervento alla quinta sessione del GIO'2 Boat svoltasi a la Spezia con una grande partecipazione di pubblico la sera del 23 settembre
Verso la preghiera ecumenica di Assisi
Intervista ad Antonello Venditti al termine del dibattito "Musica linguaggio di pace"
Superpotenze
Quarant'anni di pace "a muso duro"
Significato e speranze del GIO' 2
Ricercare una nuova dimensione planetaria della politica
Documento
Discorso di Gabriel Garcia Márquez ai presidenti della «Commissione dei Sei», promossa da Olof Palme per la pace e contro la proliferazione nucleare.
Presentazione del programma del secondo festival dei giovani dc
Programma
La pace, come progetto politico, morale e religioso, è il filo conduttore del secondo festival dei giovani dc. La pace, frutto della razionalità e della volontà, è per gli uomini che la vogliono fortemente. «Le strade siano piene di ragazzi e ragazze che si divertono».