GIO' 2 BOAT

Nel Villaggio Mondo tra speranze e realismo

Nuova Politica - Nel Villaggio Mondo tra speranze e realismo pagina 61
Nuova Politica - Nel Villaggio Mondo tra speranze e realismo
Nel messaggio di Scotti ai giovani DC il senso della ricerca di una nuova dimensione planetaria della politica. I valori più alti della cultura cattolica, sinonimo di pace e di democrazia. La necessità di coniugare speranze e realismo.

Se dobbiamo definire il problema centrale della nostra epoca, questo è senz'altro da ricercare nella crescente contraddizione tra un mondo sempre più integrato, unificato, interdipendente e la divisione sempre più accentuata del genere umano in razze, religioni, sistemi politici fra loro in artificiosi, ma non per questo meno radicali e violenti, conflitti, pericolosi per la sopravvivenza dell'intero sistema. Continuando la riflessione partita da Bergamo con 010' 1, quest'anno i giovani dc entrano nel «cuore» del grande cambiamento che stiamo vivendo. Se i problemi scientifici, culturali ed economici hanno assunto una dimensione planetaria, questa è allora la nuova dimensione della politica: ormai le dimensioni degli stati nazionali non esistono più.

Il «villaggio mondo» esiste e dobbiamo abituarci a fare i conti con esso in primo luogo sul terreno culturale il dialogo fra religioni e culture diverse è la strada obbligata verso quella capacità di ascolto e di cooperazione essenziale per affrontare non solo i grandi temi della pace e dello sviluppo dei popoli, ma per radicare quella splendida e vera utopia che è la democrazia, la partecipazione di tutti al «governo» della comunità.

La cultura cattolica è sinonimo di pace e di democrazia. I giovani democristiani amano, ovviamente, la pace; non desiderano però che questa loro iniziativa venga classificata, etichettata semplicemente come «pacifista» e questo non per sterili questioni terminologiche, ma perché credono che il pacifismo in sé, in astratto, non sia sufficiente.

Hanno ragione.

Per costruire la pace, è necessario costruire prima una cultura scientifica che ispiri e sorregga una politica che la pace rende possibile. È dunque indispensabile riconoscere e definire un punto cruciale dal quale è concretamente possibile avviare un processo di riequilibrio delle tensioni in campo, un processo di pacificazione, necessariamente parziale, imperfetto e tuttavia concretamente possibile, realizzabile. Per questo è stato scelto il Mediterraneo, non più come «mare nostrum», ma come «mare interno» che – da secoli - rappresenta il crocevia dell'incontro fra culture, sistemi economici, religiosi e sociali tra loro profondamente diversi. Di fronte al rischio, cui tutta l'umanità è oggi esposta, di una catastrofe senza precedenti, i giovani democristiani vogliono, con questa loro iniziativa, richiamare l'attenzione e sollecitare il contributo di tutti non solo ad una generica azione pacifista, ma alla costruzione di una pace possibile – qui ed ora – in questo Mediterraneo. Il ragionamento di questo viaggio parte dunque da queste riflessioni e cerca di approfondire da una parte le radici e i grandi valori che possono e debbono guidarci in questa nuova fase della vita dell'umanità. Ma questa fase – dominata dai grandi cambiamenti della scienza e della tecnologia – ha bisogno di essere guidata politicamente, ha bisogno di coniugare insieme libertà ed efficienza, progresso rapido e alla sua diffusione e, soprattutto, di non rivoltare contro l'uomo quei risultati tecnologici che dovrebbero invece aiutarlo a risolvere i suoi antichi e nuovi mali: povertà e violenza.

Riscoprire le «grandi verità» deve aiutarci ad entrare nel merito delle questioni concrete, misurando la distanza che esiste tra ideali e realtà, ma anche individuando il cammino completo che è possibile percorrere per far conoscere le soluzioni. Il partito, il nostro partito, è uno strumento di elaborazione collettiva delle risposte ai bisogni, alle ansie e alle espressioni più immediate e più profonde della nostra comunità nazionale. Vi sono momenti formali nell'assumere le decisioni e vi sono momenti fondamentali per ragionare insieme con più libertà e senza dover tagliar corto e a un certo momento decidere. È il momento essenziale della formazione personale e collettiva del partito. Senza questa ricerca e formazione appassionata che impegna tutti e ciascuno, cresce l'aridità, ci si riduce a gestire semplicemente l'esistenza senza capire i segni dei tempi e anticipare con coraggio i grandi mutamenti del paese. Il momento della «promozione» non viene vissuto dentro queste, con la capacità di vedere ben oltre le emotività e la contingenza.

Oggi vincerà quel partito che riuscirà a capire e gestire il nuovo coniugando utopia e decisioni concrete: speranze e realismo. Noi vogliamo essere questo partito e con i giovani vogliamo misurare questa nostra grande ambizione.

I giovani e la pace camminano insieme
Andrea Rigoni
Il saluto di De Mita
Ciriaco De Mita

Articoli correlati

Totale: 49
Riflessioni sulla pace
È importante rielaborare le tesi pacifiste alla luce delle categorie maritainiane della «utopia» e dell'«ideale storico concreto». Costruire una cultura di pace significa ritessere i fili della speranza.
Politica estera
Le annunciate trattative di Ginevrauna speranza per tutto il mondo. Interviene per «Nuova Politica» il corrispondente della RAI da New York.
Obiezione di coscienza
Nel numero di «PER L'AZIONE» dell'aprile '64, i giovani dc pubblicarono un articolo di Padre Balducci, che era accusato di apologia del delitto di diserzione e di disobbedienza militare, per una intervista al «Giornale del Mattino».
Ginevra
I presidenti dei due soli paesi che possono innescare o prevenire un terzo conflitto mondiale si incontrano a tu per tu: il primo passo verso una reale distensione anche se­ missili e divergenze sono rimaste.
Mozioni
Publichiamo le mozioni presentate dal Movimento Giovanile e approvate al Congresso. La pace, il servizio di leva, l'ambiente, l'occupazione giovanile, il referendum per la riforma organizzativa.
GIO' 2 Boat
Organizzando il secondo Festival nazionale dei giovani dc riaffermiamo senza retorica la nostra voglia di fare politica. L'importante è non distaccarsi dai problemi della gente.
GIO' 2 Boat
L'itinerario terra-mare del GIÒ 2 Boat: il significato politico, le motivazioni del programma, gli spazi culturali. Ancora una volta si vuole vincere la violenza del silenzio: solcare le acque agitate del Mediterraneo testimoniando lo spirito di fratellanza.
Ginevra
Il nuovo approccio politico della diplomazia sovietica, il vertice di . Ginevra e le proposte dei mesi successivi. Pur rimanendo ancora punti di disaccordo, aumentano le speranze per un possibile accordo sulle armi nucleari.
Disarmo
Un quadro delle trattative fra USA e URSS," dopo il vertice di Reykjavik: «... a tre passi da un accordo storico», l'occidente ha il dovere di sfruttare questa occasione per riaffermare le nuove basi di una pacifica convivenza internazionale.
La Pira
Il libro di Vittorio Citterich su Giorgio La Pira. L'uomo di pace al Cremlino, la valigia di santini, l'immagine della Vergine di Fatima, la preghiera alla tomba di S. Sergio.
EYCD
Occorre riprendere ed intensificare i contatti con i movimenti in tutto il mondo che si battono per il rispetto dei diritti dell'uomo. Recuperare la capacità di incidere concretamente sulle decisioni politiche vuol dire costruire la società di domani.
GIO' 2 BOAT
Nell'esempio di uomini come De Gasperi, Sturzo, La Pira e Moro, occorre vedere la grande lezione di una visione internazionale della politica, come strumento privilegiato per la costruzione della pace. La necessità di una , maggiore disponibilità dei partiti e delle istituzioni verso i grandi temi che mobilitano le coscienze. Non basta proclamare la pace, occorre scoprire le strade per questa meta.
Esteri
Nella città delle prime fratture tra Oriente ed Occidente si stanno svolgendo quelli che alcuni commentatori hanno definito i «più importanti negoziati tra Est ed Ovest dalla fine della seconda guerra mondiale».
Documenti
Dal Corriere della Sera, 4 aprile 1949
Documenti
Paolo VI, 30 agosto 1965, allocuzione ad un gruppo di ex combattenti germanici in visita ai cimiteri di guerra in Italia, accompagnati da rappresentanze degli ex combattenti francesi, inglesi e italiani, sotto gli auspici del Comitato tedesco per la collaborazione europea delle vittime di guerra e della Confederazione europea degli ex combattenti.
Nessuno è tanto ingenuo da immaginare che la soluzione dei problemi del mondo venga dalla musica soltanto, ma non è nemmeno il caso di lasciarsi sfuggire un'altra occasione per tentare di avere un ulteriore mezzo di comunicazione tra gli uomini.
Intervento alla quinta sessione del GIO'2 Boat svoltasi a la Spezia con una grande partecipazione di pubblico la sera del 23 settembre
Verso la preghiera ecumenica di Assisi
Intervista ad Antonello Venditti al termine del dibattito "Musica linguaggio di pace"
Superpotenze
Quarant'anni di pace "a muso duro"
Significato e speranze del GIO' 2
Ricercare una nuova dimensione planetaria della politica
Documento
Discorso di Gabriel Garcia Márquez ai presidenti della «Commissione dei Sei», promossa da Olof Palme per la pace e contro la proliferazione nucleare.
Presentazione del programma del secondo festival dei giovani dc
Programma
La pace, come progetto politico, morale e religioso, è il filo conduttore del secondo festival dei giovani dc. La pace, frutto della razionalità e della volontà, è per gli uomini che la vogliono fortemente. «Le strade siano piene di ragazzi e ragazze che si divertono».