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F. Ferragni - R. Masci, Il lavoro del laureato – Guida alle pro­fessioni post universitarie

Nuova Politica - F. Ferragni - R. Masci, Il lavoro del laureato – Guida alle pro­fessioni post universitarie pagina 21
Nuova Politica - F. Ferragni - R. Masci, Il lavoro del laureato – Guida alle pro­fessioni post universitarie

Salutiamo con vivo apprezzamento la pubblicazione de «II lavoro del laureato - Guida alle professioni post-universitarie» di Fabrizio Ferragni e Raffaello Masci un lavoro condotto con alta professionalità ed indirizzato principalmente ai diplomati che si iscrivono all'Università e ai tanti neolaureati che uscendo da essa si trovano disorientati davanti all'arcipelago del «mercato del lavoro».

Il libro di Ferragni (laureato in Giurisprudenza, redattore di «Avvenire») e Masci (laureato in Lettere, redattore de «li Tempo»), entrambi esperti dei problemi della scuola, si basa su un'approfondita ricerca su dati attinti dai rapporti del Censis, e si propone di fornire indicazioni ragionate e documentate sui vari corsi di laurea scientifici ed umanistici cui accedere, sulle differenziazioni tra i diversi seppur analoghi corsi istituiti nei vari Atenei italiani, sulle specializzazioni successive, sulle borse di studio di cui poter fruire, e – con particolare realismo – sulle effettive prospettive occupazionali.

Il loro lavoro viene così a colmare una lacuna costantemente lamentata, qual è la mancanza di uno strumento orientativo veramente valido nella scelta della Facoltà cui iscriversi, e che certo le solite «Guide dello studente» non riescono ad offrire stante la loro esiguità. La scelta del corso universitario è ancora troppo spesso frutto di convinzioni erronee. labili propositi, ambizioni familiari. talora anche una certa pigrizia nel guardare al «dopo» «tanto in quattro o conque anni le idee si chiariranno».

Se affrontata con questa mentalità, l'Università scade proprio ad un esamificio» ed a quella tanto biasimata «area di parcheggio» nella attesa incerta e via via più angosciosa di un impegno professionale appagante e stimolante, con il rischio di uscirvi (se non ci si perde nel mare dei fuori-corso) completamente ignari di «che cosa incominciare a fare».

La responsabilità di un tale disorientamento è certo nella risaputa carenza d'informazione già nelle strutture scolastiche di II grado. ma può essere ancora utilmente supplita dall'iniziativa privata (insegnanti, genitori, studenti stessi). attraverso corsi introduttivi pre-universitari e guide attendibili, tra le quali questa che segnaliamo ci pare, per impostazione ed indicazioni dettagliate. la più compiuta.

Particolarmente utile risulta, inoltre per quanti intendono proseguire i propri studi. poiché indica sedi ed indirizzi appropriati cui rivolgersi, entrando in un settore in cui la lacuna informativa è abissale.

Alla presentazione dell'opera che è preceduta da un'autorevole prefazione di Gaspare Barbiellini Amidei, sono intervenuti il vice Presidente del Consiglio Forlani, i Presidenti delle Commissioni Istruzione del Senato Valitutti e della Camera Casati e i responsabili degli uffici scuola della DC Tesini e del PSI Benadusi, che hanno avuto tutti parole di elogio per il meritevole lavoro dei due Autori.

In conclusione: «conviene laurearsi?» Parrebbe di sì, stando alla domanda di lavoro.

Chi ha una laurea trova più facilmente un posto di lavoro, percepisce una retribuzione più alta. può percorrere più rapidamente le tappe della carriera.

A prescindere dalle nuove professioni emergenti». anche le lauree «tradizionali» valgono ancora (o tornano a valere) qualcosa. anche per chi non vuole dedicarsi alla ricerca, ma preferisce entrare nel mondo del lavoro con il «pezzo di carta», purché la scelta del neodiplomato avvenga con responsabilità e dunque con «Maturità».


Il lavoro del laureato – Guida alle professioni post universitarie
Ed. Zanichelli
pp. 221
L. 12.000

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