GIO'2 Boat
Giornale di bordo n. 2
pagina 27

Arrivederci a Genova

Nuova Politica - Arrivederci a Genova pagina 27

Genova da ieri pomeriggio è più ''tranquilla"; i 1000 di GIO'2 Boat, guidati da Capitan Lusetti (reincarnazione del craxiano Garibaldi), dopo aver messo a ferro e fuoco l'intera città, hanno lasciato il Ponte Andrea Doria.

Le bandiere dc, che per tre giorni hanno sventolato dai pennoni portuali, sono state ammainate. con buona pace dei compagni del Pci che ora possono dormire sonni tranquilli.

Poliziotti, carabinieri, finanzieri, agenti più o meno segreti che hanno presidiato e setacciato i quartieri del centro, sono finalmente tornati per ora in caserma, permettendo alla miriade di persone che gestivano attività più o meno (più meno che più...) lecite in via Gramsci e dintorni di tirare un sospiro di sollievo. Scherzi a parte, questi tre giorni sono passati come un lampo.

Tentiamo di fare una piccola cronistoria: tutto è iniziato con la sessione di apertura, con i saluti delle autorità e l'arrivo della nave. Poi l'imbarco, con le lungaggini e le difficoltà proprie di un'operazione del genere, e il concerto spettacolo di Tullio De Piscopo e Gianfranco D'Angelo in un palasport insolitamente popolato.

La seconda giornata è stata monopolizzata da Cristoforo Colombo, presente in mezzo a noi per il tramite del bravissimo Emilio Taviani, e da Giovanni Spadolini, assediato e qualche volta giustamente imbarazzato, dalle pungenti domande dei giovani dc.

Infine la S. Messa in una cattedrale austera per tradizione, seguita da una fiaccolata storica per il suo tragitto accanto ai vicoli del Centro storico.

Per pochi fortunati la serata si è conclusa con il balletto classico al Teatro Margherita, stipato all'inverosimile da persone che applaudivano la compagnia di Liliana Cosi e Jan Stefanescu.

Il terzo giorno – relativamente più tranquillo – è trascorso discorrendo di sviluppo e occupazione come fondamenti di pace all'auditorium della Fiera Internazionale.

Giornate intense, dunque, e probabilmente stressanti soprattutto per gli amici di Genova.

A loro è toccato il compito più difficile: organizzare l'avvio della nostra avventura.

E se qualche disguido vi è stato – ma era umanamente possibile che non ve ne fossero? – occorre dire che i genovesi si sono dimostrati bravissimi e all'altezza della situazione.

Solo qualcuno (il riferimento noli è certo per il simpaticissimo Vernazza nostro ex dirigente e oggi Responsabile della Segreteria tecnica dello scudocrociato genovese), ha dimostrato scarso senso di umorismo, gradendo poco quanto da noi amichevolmente pubblicato a pag. 15 del Giornale di bordo n. 1: ma forse era solo questione di stanchezza.

Tutto il partito, guidato dal neo segretario Gianni Vassallo, si è mobilitato, e i risultati si sono visti.

Tra le varie cose possiamo ricordare i ponti radio, che permettevano rapidità di comunicazione e immediatezza nello scambio delle informazioni; i collegamenti via bus, con il personale dell'Azienda Trasporti disponibile e cortese; gli interventi richiesti all'ultimo minuto, tesi ad eliminare imprevisti e contrattempi.

Tutto ha funzionato alla perfezione.

Nel porgere un arrivederci alla città di Colombo non possiamo non rivolgerci ai giovani dc genovesi: a loro, nella speranza che la nostra presenza sia stata occasione di ricarica e di sprone ad un impegno sempre maggiore, va l'augurio di riuscire ad organizzare un Movimento Giovanile che sappia offrire una presenza concreta in una realtà dove non è certo facile operare e che sappia essere un autentico centro di elaborazione politica.

A Livorno da protagonisti
Giovani dc di Livorno
A.A.A. Occupazione cercasi
Francesco Saverio Garofani

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