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Joseph La Palombara. Democrazia all'italiana

Nuova Politica - Joseph La Palombara. Democrazia all'italiana pagina 25

Un giudizio fondamentalmente ottimistico sulla situazione della democrazia italiana è quello che si ricava dalla lettura del libro del politologo americano Joseph La Palombara. Qualcuno ha scritto che leggerlo allarga il cuore. In sostanza secondo La Palombara la "costituzione materiale" con la sua capacità di adattarsi, in modo creativo alle sfide inaspettate è riuscita a non sacrificare i valori di fondo della democrazia al punto che "nessun'altra democrazia post-bellica'' può vantare ''un curriculum migliore dell'Italia".

Il problema, secondo La Palombara, è di non giudicare questa democrazia con un metro idealizzato, ma di essere disposti "a giudicarla sulla base del suo particolare contesto esistenziale". Certo a guardare ai molti segnali di malessere ci sarebbe da dire che la "democrazia all'italiana" è diventata stabile e matura "in condizioni, a rigore di logica, altamente improbabili". Del resto lo scenario complessivo appare e viene descritto come inquietante: gli scandali sono endemici; la criminalità organizzata, la mafia estendono la loro "stretta mortale"; il terrorismo ha riempito una parte di questa storia; la gestione dell'economia lascia a desiderare; le istituzioni dello Stato sembrano deboli e inadeguate; i cittadini tendono nella gran parte a rifiutare la politica così come si è realizzata, e si potrebbe continuare.

Alla fine della lettura la sensazione che può ricavarsi è che, nonostante tutto, questo "improbabile miracolo" si è realizzato e continua a realizzarsi, anche perché tra le forze politiche si è registrata una sostanziale "comunis opinio de republica" e perché il "patto sociale'' è rimasto tutto sommato integro. Quello che emerge in definitiva è la convinzione che la durata finisce con l'essere in sé motivazione sufficiente.

Forse è per questo che, in mancanza di più puntuali spiegazioni, La Palombara arriva addirittura ad affermare che se questa democrazia non si conforma ai requisiti fondamentali del sistema democratico, così come elaborati della teoria, sono le teorie a dover essere "rinvenute o ampliate".

Sarebbe stato più giusto concludere che dalla matura consapevolezza della crisi deve scaturire una istanza di cambiamento possibile che non affidi tutto al "miracolo".

Ma è sufficiente compiacersi di questa stabilità e accontentarsi di questa durata?

Come dimenticare invece che la crisi della politica si accompagna ad una richiesta di nuova politica e che senza sciogliere questo nodo diventa difficile governare il futuro?

Joseph la Palombara
«Democrazia all'italiana»
Arnoldo Mondadori Editore
L. 25.000

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Andrea Campione

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