Blitz a bordo della Falcucci
Ultimo sforzo ragazzi, qui è uno dei vostri intervistatori rampanti che vi parla per l'ultima volta: sì perché questo è l'ultimo atto della rubrica "Fatti e personaggi", GIO'2 BOAT sta finendo e, già lo sappiamo, la mediocrità dei nostri luoghi ci attende.
Ci mancherete Formigoni, Rubbia, Zeffirelli, Venditti, e voi tutti personaggi intervenuti, che non possiamo citare per esteso per ovvi motivi di spazio, che avete reso questa esperienza indimenticabile.
È stato bello ascoltarvi, e poi nessuno, dico nessuno, ci ha trattati male nonostante fossimo accreditati solo per il fantomatico "Giornale di Bordo".
Mi sono dilungato un po' anche a nome dei miei colleghi di redazione, perché per il mio ultimo "scoop" con la senatrice Franca Falcucci, Ministro della Pubblica Istruzione, ho avuto a disposizione appena dieci minuti di tragitto dalla nave al molo in cui la nostra si è imbarcata alla volta di Capri.
Dopo il Ministro per la Ricerca scientifica ecco quello della P.I.: due dicasteri molto cari a noi giovani.
Saputo della presenza a bordo della Falcucci, tutti avevano una domanda da farle e quindi quelle che seguiranno non sono altro che alcune fra le tante propostemi.
Senatrice, a quando la riforma della scuola superiore?
Ci si sta pian piano orientando verso una riforma tipo legge quadro, intanto il mio ministero sta preparando con i provvedimenti riguardanti i nuovi programmi del biennio, che presenterò alla Camera in ottobre.
In questa strategia rientrano pure l'obbligo portato a sedici anni e l'abolizione degli esami di riparazione?
Certamente. Per l'obbligo stiamo lavorando per trovare le condizioni necessarie alla sua elevazione. Per le riparazioni, ho già portato al Senato una mia idea che prevedeva la bocciatura con più di due insufficienze e la promozione negli altri casi, con l'obbligo però di
frequentare a settembre dei corsi di recupero. Il nuovo calendario li permetterebbe con molta facilità a partire dai primi di settembre.
Altri impegni per i docenti?
Per i docenti l'anno scolastico inizia comunque con il 1° settembre. Abbiamo anche allostudio possibili incentivi legati alla professionalità.
Riguardo l'impegno finanziario?
Abbiamo a disposizione 680 miliardi da destinare appunto alla formazione di formatori e docenti e allo sviluppo di nuove tecnologie didattiche da affiancare ai nuovi programmi. Già ora esiste una convenzione col CINECA, Centro di calcolo di Bologna, per lo sviluppo di una didattica che utilizzi i moderni mezzi di comunicazione, come ad esempio il Videotel.
Finalmente un po' di spazio alla didattica.
Vede in Italia, come spesso altrove, manca una tradizione al riguardo. La didattica si da per scontata, oppure la si considera di importanza secondaria.
Quali i vostri rapporti con il Ministero per la Ricerca scientifica?
La ricerca ha bisogno in Italia di essere coordinata e per far questo ci vuole l'impegno di tutti.
(La motovedetta è lì ad attendere il ministro, quindi concludiamo con un paio di battute piuttosto scontate.)
Ora di religione?
La risposta l'hanno data i ragazzi con la loro pressoché totale adesione.
Esami di maturità?
La proposta di riforma è ancora ferma alle Camere.
Tranquilli allora maturandi, universitari ed aspiranti ricercatori, niente di nuovo sotto il sole...















