"In cerca della pace ho trovato voi"
Uno dei principali ospiti stranieri del GI02' è stato, sia per la propria indubbia personalità, che per la particolare situazione del proprio paese, Massimo Pacheco, vice presidente della commissione cilena dei diritti umani, già ambasciatore in URSS e ministro della pubblica istruzione ai tempi del presidente Frey.
Da noi contattato ci ha raccontato le sue idee sul GIO'2.
La prima domanda ha riguardato il tipo di esperienza che ha riportato da questa festa.
"Per me questa è stata una esperienza straordinaria, in primo luogo per l'originalità di un'iniziativa che si è rilevata veramente geniale. Mi hanno colpito poi la serietà e la profondità del programma, come del resto la qualità dei relatori, sempre di alto livello in ogni dibattito.
Ciò ha dimostrato la capacità organizzativa del Movimento Giovanile della DC italiana e allo stesso tempo l'alto eredito internazionale di cui gode. Anche l'organizzazione è stata veramente buona, sebbene qualcuno si sia un po' lamentato.
Basti pensare al fatto che l'intera spesa è stata coperta dal Movimento Giovanile e che il Partito non ha speso niente".
Dai suoi contatti con i ragazzi che impressione ha riportato?
In questi giorni ho parlato a lungo con i giovani del GIO'2. Spesso per questo motivo cambiavo posto a tavola (e non senza problemi). Da questi incontri ho riportati impressioni ben precise. Ad esempio ho riscontrato serietà, senso di responsabilità e grande maturità politica nella gioventù democristiana.
E ve lo dice uno che il mondo lo ha girato in lungo e in largo.
Vorrei anche fare un'altra piccola notazione: i leader del partito sono venuti qui non per imporre le proprie idee, ma per ascoltare, e questo è un fatto molto importante.
Credo veramente che in pochi paesi del mondo si possa fare un'esperienza del genere e che pochi partiti al mondo possano organizzare una cosa simile.
In fin dei conti credo che la dc italiana possa essere tranquilla e contenta perché l'avvenire del partito appartiene alla gioventù e voi ragazzi del Movimento Giovanile siete magnifici.
Ancora un'ultima domanda. A quando la libertà in Cile?
Noi stiamo lavorando fortemente come partito e come commissione dei diritti umani per questo. Ma questo momento è molto difficile per il mio paese, come dimostra anche l'assenza nel GIO'2 del presidente della gioventù democristiana cilena Andrea Palma che non è potuto venire perché il regime di Pinochet gli ha tolto il permesso di espatrio. Penso che al momento non si possano fare previsioni.

