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Stato sociale, società civile

La rete di sicurezza

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Quando una persona che lavora si ammala o diventa vecchia o si infortuna mentre lavora; oppure perde il lavoro perché la fabbrica chiude o si ristruttura con conseguente riduzione del carico di lavoro; e anche se la medesima persona è allietata dalla nascita di un bambino; o se infine una donna che lavora alle dipendenze è in stato di gravidanza o deve allattare il neonato: in tutte queste situazioni insorgono dei bisogni nuovi, nascono dei diritti e a favore della persona interessata dall'evento scatta la prestazione previdenziale. Essa viene erogata con lo scopo di compensare lo squilibrio economico che quella persona ha subito. L'insieme delle prestazioni formano il complesso sistema di sicurezza sociale, più recentemente definito di protezione sociale. Esso, in relazione alla causa che dà origine allo squilibrio economico del soggetto, ha lo scopo di sostituire il reddito che viene perso totalmente o si riduce, che manca per un determinato periodo di tempo o per sempre; oppure si propone di integrare un reddito che risulta insufficiente rispetto ai maggiori bisogni che insorgono al manifestarsi dell'evento.

Le prestazioni possono essere erogate in denaro o in natura. Le prestazioni in denaro riguardano le pensioni di vecchiaia, di reversibilità, di invalidità e inabilità; le rendite da infortuni o da ma- lattie professionali, le indennità di disoccupazione, di integrazione salariale, di malattie, gli assegni familiari e assegni di varia natura. Le prestazioni in natura consistono invece nella erogazione di servizi. Riguardano prevalentemente le prestazioni sanitarie (farmaci, assistenza ospedaliera, cure mediche) o assistenziali (colonie, asili nido ecc.). Ripartite secondo le funzioni, le prestazioni sono di tipo previdenziale, assistenziale e sanitario.

Le prestazioni previdenziali

Sono preponderanti. Nel 1988 hanno assorbito un volume di risorse pari a 148.392 miliardi di lire, il 67,3% dell'intera spesa di protezione sociale delle amministrazioni pubbliche in Italia. La spesa complessiva dovuta alla previdenza risulta di 157mila miliardi pari ai due terzi del totale delle risorse destinate alla protezione sociale. Esse vengono erogate in contropartita del pagamento di contributi e presuppongono quindi l'iscrizione ai relativi fondi assicurativi.

Le prestazioni assistenziali

Rappresentano appena il 7,5% della spesa di protezione sociale. Sono destinate a quei cittadini per i quali ricorrano condizioni di inesistenza di reddito (ad esempio pensioni sociali) o di incapacità di guadagno per inabilità (invalidi civili, ciechi, sordomuti) o siano meritevoli di essere indennizzati o premiati per le più svariate circostanze (pensioni di guerra, assegni di Vittorio Veneto ecc.).

Le prestazioni sanitarie

Coprono oltre il 25,8% della spesa di protezione sociale. Il sistema, dopo l' istituzione del Servizio sanitario nazionale ha perso i residui connotati assicurativi delle vecchie mutue e tende sempre di più a identificarsi in un servizio collettivo fornito dalle amministrazioni pubbliche a favore dell'intera cittadinanza e finanziato con quote crescenti di tributi erariali.

 

La proteziona sociale in Italia

 

Valori assoluti

 Incidenza sul totale della spesa

Incidenza sul Pil

 

1980

1988

1980

1988

 diff. '88-80

1980

1988

diff'88-80

Sanità

21.622

60.874

13,3

11,0

- 2,3

5,6

5,6

 –

Previdenza

45.519

157.057

28,6

28,5

- 0,1

12,0

14,6

+2,6

- di cui pensioni

35.706

124.617

22,0

22,6

+0,6

9,2

11,6

+2,4

Assistenza

4.600

17.771

2,8

3,2

+0,4

1,2

1,6

+0,4

- di cui pensioni assistenziali e assimilate

2.521

12.155

1,5

2,2

+0,7

- 0,7

1,1

+0,4

TOTALE

72.741

235.702

44,7

42,7

- 2,0

18,8

21,8

+3,0

- di cui pensioni previdenziali e assistenziali

38.227

136.772

23,5

24,8

+1,3

9,9

12,7

+2,8

Fonte: Elaborazione su dati lstat

 

 

La previdenza in Italia

 

Valori assoluti
(miliardi di lire)

Incidenza sul totale

1980

1983

1988

1980

1983

1988

Prestazioni sociali

44.713

90.411

148.392

96,8

97,2

97,0

Pensioni di vecchiaia

27.046

54.802

96.954

58,5

58,4

63,3

Pensioni di invalidità

2.725

4.145

4.307

5,9

4,5

2,8

Rendite infortuni e malattie profess.

1.255

2.272

4.393

2,7

2,4

2,9

Pensioni e rendite indirette

5.935

12.868

23.356

12,8

13,8

15,3

Liquidazioni di fine lavoro

841

1.961

3.789

1,8

2,1

2,5

Indennità di malattia

1.203

2.765

2.763

2,6

3,0

1,8

Indennità infortuni

345

563

856

0,7

0,6

0,6

Indennità maternità

480

1.024

1.265

1,0

1,1

0,8

Indennità disoccupazione

638

1.195

1.693

1,4

1,3

1,1

Assegno integrazione salariale

946

3.463

2.555

2,0

3,7

1,7

Assegni familiari

3.176

5.087

5.831

69

55

38

Altri assegni

123

266

630

0,3

0,3

0,4

Servizi amministrativi

1.491

2.584

4.645

3,2

2,8

3,0

Totale servizi e prestazioni

46.204

92.995

153.097

100,0

100,0

100,0

Fonte: Istat

Costituzione

Articolo 38

Ogni cittadino inabile al lavo'ro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e ali'as- sistenza sociale.

I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.

Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale.

Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato.

L'assistenza privata è libera.

Sì, ma quale famiglia?
Ed io mi faccio la pensione privata

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