Caro Lusetti,
ti chiedo ospitalità per far giungere pubblicamente a te, ed a tutti i partecipanti alla crociera di pace dell'"Achille Lauro", il saluto e l'augurio più cordiale di tutte le ACLI. Convinto come sono che la pace non si costruisce senza l'apporto decisivo dei giovani, sento il bisogno di sottolineare il significato del gesto che in questa circostanza compiono i giovani democristiani.
Avete fatto bene a pensare di fare con l"'Achille Lauro" un itinerario di ricerca della pace quasi a riscattare nella memoria l'angoscia dell'episodio terroristico di un anno fa.
La ricerca della pace è comune a tutti gli uomini di buona volontà. La pace è una delle grandi questioni della solidarietà del nostro tempo. La pace ha tanti aspetti ma un volto solo. I temi che voi affrontate sono anche i nostri temi. Diverse sono le sensibilità di un movimento di partito e di un'organizzazione sociale ma, se ci si muove con le stesse intenzioni e lungo la stessa rotta, i punti d'incontro sono tanti e tutti positivi. Pace, sviluppo, diritti umani, controllo degli armamenti e costruzione della fiducia: segnali contraddittori si captano ogni giorno. Si può scegliere di stare alla finestra ed aspettare: come andrà a Ginevra, che succederà a Stoccolma, si incontreranno Reagan e Gorbaciov? Ma si può anche, e si deve, scegliere di studiare i problemi, ricercare le soluzioni, costruire pezzo per pezzo il mosaico delle proposte condivise. È la via del negoziato, l'unica percorribile in un mondo nel quale nessuna guerra può essere più combattuta perché nessuna guerra può essere vinta. Il vostro programma in particolare mette in evidenza che nel Mediterraneo la pace resta in alto mare. È vero. Ma non è una buona ragione per cercare approdi che liberino quanti vivono sulle sponde di questo mare dall'incubo di tutti i terrorismi, quelli delle bome e quelli dei bombardamenti. E ciò può avvenire soltanto se tutti i governi di tutti i paesi interessati, con la corresponsabilità delle grandi potenze, potranno convenire attorno ad un tavolo per cercare insieme strade diverse da quelle finora percorse. È l'idea di una Conferenza per la Sicurezza e la Cooperazione nel Mediterraneo. Non è nuova, ma oggi è essenziale rilanciarla.
Pochi giorni dopo la fine della vostra crociera comincerà a Ruvo di Puglia (Bari), nella terra di Aldo Moro, l'annuale festa della pace delle ACLI dedicata quest'anno proprio alla questione mediterranea. Sono certo che vi sarà consonanza tra il vostro messaggio e il nostro messaggio non solo nell'ispirazione che è comune ma anche nelle indicazioni pratiche. E dobbiamo fin d'ora impegnarci a portare idee, problemi e proposte all'appuntamento con tutte le forze che vogliono la distensione, il dialogo, la pace sulla terra.
Con questi sentimenti vi auguro buon viaggio e buon lavoro.




