Lettere

[Suggerimenti e proposte per la rivista]

Nuova Politica - [Suggerimenti e proposte per la rivista] pagina 26
Cari amici,
a oltre sei mesi, ormai, dall'uscita del primo numero di «Nuova Politica», il tempo mi pare più che maturo per un consuntivo rapido e schematico e per farvi partecipe di alcune brevi e parziali mie riflessioni con conseguenti proposte. Il bilancio di questi mesi è, a mio parere, ampiamente positivo e per questo Vi esprimo le mie personali congratulazioni: è stata cosa non da poco costruire dal nulla una rivista con una personalità così precisa ed estremamente significativa nel panorama delle attività del nuovo M.G.

Scendendo in una breve analisi dei contenuti della rivista mi pare che, in generale, siate riusciti molto bene a fare di questa, innanzitutto, uno strumento di analisi eri riflessione contribuendo con questo al tentativo di innalzare la qualità della proposta politica del M.G. che è, purtroppo, sempre soggetta a penosi scadimenti alla mera contingenza o alla pura polemistica in corso a livello di partito.

Condivido in pieno questa scelta di fare di «Nuova Politica» un canale di idee, uno spunto di dibattito, uno strumento al servizio della riflessione su basi, però, di carattere anche culturale e sempre in un'ottica attenta alla generalità e alla complessità politica dei problemi e delle situazioni.

Accanto ad un aspetto per così dire «formativo» che pur rafforzato e sempre più qualificato, forse andrebbe ricercato parallelamente un intervento più puntuale e attento sull'attualità politica non però sparando genericamente nel mucchio delle questioni e dei problemi e nemmeno facendo soltanto eco in chiave vagamente apologetica alle prese di posizione del partito (cose peraltro finora mai successe), ma cercando di individuare quale può essere il nostro concreto spazio politico di giovani dc all'interno della realtà sociale e politica del Paese. Insomma, occorre tentare il rischio dell'intervento propositivo, anche sulle questioni di bruciante attualità nella scia del dibattito sui terroristi pentiti, intervento non generico e/o augurale ma preciso, dettagliato, anche polemico, se occorre, ma sempre basato su considerazioni rigorose, quasi scientifiche, oserei dire.

Spero anche che vorrete accettare a ti­tolo di osservazioni alcune rapide proposte che tuttavia, vorrete scusarmi per questo, nascono col vizio congenito di piovere da lontano dalla redazione e dei problemi concreti, non esclusi quelli finanziari, che vi trovate ad affrontare.

  1. È proprio insperabile un aumento delle pagine? 28 mi sembrano davvero poche.
  2. Potrebbe essere interessante «razionalizzare», almeno tendenzialmente, la rivista nel senso di stabilire un argomento del mese da trattare in modo abbastanza esteso.
  3. Pur condividendo, lo ribadisco. il primato dato al momento della riflessione, troverei ugualmente opportuno ampliare lo spazio per l'informazione specialmente per ovviare a quella che, secondo me, è una strutturale carenza del Movimento Giovanile: l'informazione sull'attività degli organi nazionali del M.G.

Una pagina dedicata ad una rassegna commentata degli episodi salienti della vita del movimento con particolare riferimento al Consiglio Nazionale ed agli uffici dell'Esecutivo non stonerebbe, come pure non sarebbe fuori luogo un angolo delle lettere.

  1. Ottima l'idea dei «materiali di studio». Forse potrebbe essere possibile potenziare questo spazio con la pubblicazione di vere e proprie «schede monografiche» su argomenti di umanità varie. Ti cito, per meglio precisare quel che intendo, da «Conquista del lavoro», il settimanale della CISL, gli inserti che con periodicità mensile il Centro studi della Confederazione prepara con annessa ampia bibliografia.

Sempre a questo proposito Vi raccomando il coinvolgimento di tanti «giovani intellettuali» della Lega e non solo di quella che potrebbero essere molto utili allo scopo.

Nel complimentarmi di nuovo con Voi per il grande lavoro e nell'assicurarVi la partecipazione del Movimento Giovanile di Modena, ad esempio, con una discreta diffusione della rivista e una, speriamo, buona campagna abbonamenti, Vi saluto caramente,

Claudio Tonelli (Modena)

 

Inutile dire che ogni elogio e ogni suggerimento giungono estremamente graditi alla Rivista: la Redazione, che lavora in un clima di grande amicizia, è consapevole della imperfezione del prodotto e cerca la strada per un suo graduale miglioramento. Riguardo al merito delle osservazioni di Claudio, alcune sono già state accolte (l'angolo delle lettere) altre sono allo studio (una informazione più organica sulla attività dei vari organi del Movimento Giovanile).

Due di esse meritano però una risposta sintetica, perché servono a illustrare meglio il carattere di «Nuova Politica».

  • Gli interventi di stretta attualità sono resi impossibili dalla periodicità mensile della Rivista, anche se non manca la volontà di affrontare sin dai prossimi numeri argomenti più «croccanti» senza intenti celebrativi e retorici: non va comunque dimenticata la pagina giovani dell'ottima «Discussione», che può egregiamente servire a quel fine.
  • La trattazione in modo esteso di un argomento mensile è un obiettivo della Rivista, che però richiede un difficile coordinamento dei contributi spontanei della periferia e la creazione di uno staff sempre più ampio di collaboratori suddivisi in base alle competenze: sono in corso contatti con gli organi periferici del Movimento Giovanile per raccogliere e censire tutte le energie disponibili.

Per concludere, Nuova Politica è nata con consapevole dilettantismo – nel quadro della riorganizzazione del Movimento Giovanile – come strumento per riattivare il dibattito interno, impostare razionalmente problemi, contribuire alla conoscenza reciproca.

La sua crescita, come giornale portatore di tesi di punta, non potrà che essere la conseguenza di una maturazione politica dell'intero Movimento Giovanile.

 

Tadeusx Konwicki, Piccola Apocalisse, ed. Feltrinelli.
Paolo Nuvoli

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