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Distensione

L'impero del male diventa amico

Nuova Politica - L'impero del male diventa amico pagina 52

Non è facile, né sarebbe compito di questo catalogo, tracciare in 50 righe il profilo di colui che è stato per 8 anni l'uomo politico più potente della terra: Ronald Reagan.

Ma è doveroso, in una breve sezione dedicata ai protagonisti del decennio appena concluso, parlare di questo "grande comunicatore" della politica, salito alla Casa Bianca con una enorme popolarità, maltrattato dai politologi e dagli osservatori, che, comunque si voglia guardare le questioni, ha però profondamente condizionato la vita politica americana e del resto del mondo.

I primi 4 anni di presidenza sembrano un insieme di rovescioni con pochi successi: subisce nel marzo 1981 un attentato da uno squilibrato, John Hinckley; licenzia nell'agosto 11.000 controllori di voli per gli eccessivi scioperi buttando nel caos il traffico aereo; si ritrova nel

!' ottobre 82 la più alta percentuale di disoccupati dall'epoca degli anni 30, il 10,8% con 11 milioni di americani senza lavoro; entra in tensione con l'Urss dopo l'abbattimento del jumbo coreano nel settembre 1983; invia in Libano i marines come corpo cuscinetto ma 241 vengono uccisi da un camion-bomba a Beirut; invade con 7.000 marines l'isola di Grenada per salvare 200 studenti da un golpe marxista.

Certo nei primi 4 anni c'erano stati anche momenti positivi come la liberazione degli ostaggi in Iran poche ore dopo la sua elezione, o il lancio del primo traghetto spaziale Columbia, ma ciò che spiega la travolgente rielezione dell'84 con la vittoria 49 a 1 su Mondale è la capacità del Presidente di interpretare a pieno i valori, gli stili, gli umori dell'opinione pubblica americana e del ciclo neo-liberista apertosi in questo decennio.

Ben più fruttuosi sono i successivi 4 anni, divisi fra enormi difficoltà politiche interne e successi internazionali.

Sulle difficoltà interne basta ricordare lo scandalo Irangate, quello sulle forniture "d'oro" al Pentagono (435 $ per un martello, 7.622 per una macchina da caffè), i problemi di salute, il crollo di Wall Street nell'ottobre 87.

Ma è all'esterno che Reagan piazza le sue carte migliori: mostra i muscoli in modo discutibile ma segretamente apprezzato da molti Paesi con la Libia nell'aprile 1986 bombardando Tripoli per la questione della Sirte, ma soprattutto organizza 4 summit con Gorbaciov in 4 anni che producono un'accelerazione impressionante della distensione inter-

nazionale: dall'impero del male, alle guerre stellari, attraverso i summit di Ginevra, Rejkiavjk, fino a Washington nel dicembre 87 quando si firma il trattato per la eliminazione dei cosiddetti euromissili. Il vertice di Mosca e la colazione di lavoro a Washington assieme a Bush, hanno rappresentato il momento finale del passaggio di testimone.

Il "regno" di Bush è iniziato all'insegna di una "kinder and gentler America", ma non vi è dubbio che senza gli 8 anni di un Reagan pasticcione ma amato, istrione ma dotato di grande istinto, la perestrojka di Gorbaciov non avrebbe avuto quel gioco di sponda atlantico che consente oggi di parlare di un dopo-Yalta.

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