Il fenomeno delle televisioni private dal 1976 in poi, è quello che più profondamente ha inciso nel panorama socio-culturale italiano, tanto che la «televisione» in Italia, forse più che in Europa, può rappresentare la metafora degli anni '80. In particolare la generazione dei giovani intorno ai 20 anni, nata con la TV, ha con essa un rapporto non solo di fruizione, ma di missaggio e di creazione. Il telecomando, le telecamere amatoriali, gli home computer, sono strumenti di uso comune.
Quello dell'immagine elettronica è un campo in cui sempre di più i giovani trovano e troveranno sbocchi per nuove professionalità, per la loro creatività, nonché possibilità
di sperimentare nuove forme di comunicazione (si pensi ai video clip e alla TV art).
Da queste considerazioni è nata l'idea di fare di GIO' 1 un grande set televisivo attraverso cui dar vita ad una «Televisione Artificiale», un'emittente in vitro che crei e diffonda l'immagine elettronica di GIO' 1 stesso. Tale televisione artificiale rispetterà tutti i canoni formali di un'emittenza: palinsesto, conduzione, redazione, ecc.; nello stesso tempo, però, vuole configurarsi come una recita, una riflessione fatta dai giovani sulla televisione anni '80, e più in generale sulle nuove tecnologie e le nuove forme e sui modi di comunicazione che ne derivano.
Nell'ambito di questo progetto verranno trasmessi dalle ore 10 alle 24, in tutte le aree del festival, i seguenti programmi: schede Megatrends, calendario della giornata, collegamenti in diretta dal Seminario, sigle GIO' TV, interviste, video clips, GIO' spot, sport e spettacoli, collegamenti TG 1 RAI, dirette dal Teatro Tenda.



