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«Quinto Tosatti, l'uomo e il pensiero», a cura di Vasco Tassinari, Seconda edizione, SEI

Nuova Politica - «Quinto Tosatti, l'uomo e il pensiero», a cura di Vasco Tassinari, Seconda edizione, SEI pagina 25
Nel presentare il volume di Tassinari, Zaccagnini si è espresso sull'opportunità del libro con queste parole: «Ritengo che veramente troppo poco si sia fatto finora per ricordare e mantenere viva la memoria dell'indimenticabile. amico Tosatti. Ricercarne e pubblicarne gli scritti migliori, significherebbe assolvere soprattutto a un giusto dovere di riconoscenza per l'esempio che egli ci ha dato di un'eccezionale sensibilità umana e sociale, costantemente alimentata dalla sua limpida fede cristiana e dall'impegno di coerente testimonianza nell'amore ai fratelli, specie per i più deboli e poveri, con una bontà che non conosceva limiti di dedizione e di generosità... Se mi consenti te ne sono riconoscente perché sarà un'opera preziosa e gratissima... per quelli (e fra essi spero siano numerosi i giovani) che certamente cominceranno ad amarlo attraverso i suoi scritti e il tuo volume».

Quinto Tosatti non ha un nome altisonante, tuttavia nel campo culturale. sociale, politico, ecclesiale. operò lasciando segni profondi, specie nei molti giovani che lo seguivano: Andreotti nella presentazione del volume lo definisce: «Un Maestro vero».

Chi fu Tosatti? «Una personalità assai più complessa di quanto non apparisse a prima vista. Fu «Vociano», militò nel direttivo del socialriformismo. seguì Murri e gli fu amico. nel sociale. volontario in guerra, antifascista. preside e docente delle medie superiori cattoliche, perché all'università occorreva il giuramento fascista, pedinato. sorvegliato, partigiano e carcerato. militò negli anni trenta nell'A.C. dopo il ritorno alla pratica religiosa, militò nei cristiano sociali di Gerardo Bruni e poi nel 1943 passò nella sinistra della DC. Fu nel primo DC con De Gasperi. fu senatore, Vicepresidente della Stampa, del Centro Studi Ciceroniani, Presidente dal 1944 alla morte, 21 luglio 1960, dell'Istituto di Studi Romani. che egli salvò e potenziò: fu giornalista, direttore di giornali, fondatore della UCIIM e della FIDAE, dantista, storico, latinista, umanista. La giunta di sinistra di Roma nel 1978, gli ha dedicato una via come «Romanista».

La seconda edizione del volume non è nelle librerie, ma presso l'autore, a Bologna, Via J. Della Quercia, 1, 40128 BOLOGNA. Ai giovani abbonati della nostra rivista il volume è ceduto a metà prezzo (L. 10.000, IVA e spedizione comprese).

Le copie a disposizione non sono troppe.

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