La voce del mondo senza voce
Nei giorni 27 e 28 ottobre si è svolto a Viareggio il 3° convegno nazionale di studio promosso da Mani Tese sul tema: «La fame interpella l'uomo... chi risponde?».
Si è trattato di un convegno che ci fa riflettere come persone, come cristiani in particolare, ed al tempo stesso ci fa sentire il dovere di essere fra «coloro che rispondono» con i fatti della vita a questa fame che interpella.
Di fronte a questa realtà dobbiamo dare aiuti concreti ma anche maturare verso una autentica condivisione di questi problemi: si tratta cioè di essere anche in grado di vincere la sfida del consumismo e si tratta di giungere alla liberazione del mondo dell'opulenza dall'idolo dello sviluppo.
Forse anche questa è la via della felicità ed è certo che la felicità è già presso chi è «povero di cuore» e presso chi soffre persecuzioni in nome della giustizia».
La fame interpella l'uomo... chi risponde?
Nei momenti critici, cercando di aiutare...
Ma, l'aiuto ideale è di denunciare lo «scandalo del secolo», come lo chiama Mani Tese, dimostrando che la fame è conseguenza di terribili ingiustizie nella politica internazionale del commercio.
Perché l'uomo – creato ad immagine e somiglianza di Dio – è lupo a se stesso?
La Creazione ha domandato audacia ed umiltà da parte di Dio. Sapeva molto bene che sarebbe stato impossibile creare un altro Dio, un'altra Perfezione infinita... Ha accettato di creare l'imperfetto, il finito, il debole...
Ma il Signore ci aiuta in maniera meravigliosa:
- Viviamo dentro di Dio...
- Abbiamo Dio dentro di noi...
- Fin dal battesimo, siamo uno (non soltanto unito) con Cristo.
- Lo Spirito di Dio ci accompagna sempre.
Terzo mondo. Perché non il primo?
L'ideale è: invece di mondo 1°, mondo 2°, 3°, 4°, UN SOLO MONDO, perché siamo una sola Famiglia con il Creatore come Padre e Cristo come Fratello...
Molti i chiamati, pochi gli eletti: allora come oggi, chi risponde?
Chi ama Dio di tutto cuore (1° Comandamento) ed il prossimo come fratello (2° Comandamento) arriverà alla Casa del Padre.
Il Vangelo, che è nel tempo e al di sopra del tempo, può non essere mai stato attuale come oggi?
La Chiesa cerca sempre di adattare ai tempi il Messaggio perenne di Cristo. Nella nostra età abbiamo lettere provvidenziali come: «Rerum Novarum», «Pacem in Terris», «Mater et Magistra», «Populorum Progressio», «Redemptor Hominis», «Laborem excercens», «Dives in Misericordia» e soprattutto il Concilio Ecumenico Vaticano II.
Il problema per noi è di vivere questi commentari favolosi dell'insuperabile Messaggio di Cristo.
Solo l'egoismo si oppone alla parola di Cristo che dice: lo sono la via, la verità, la vita?
L'egoismo con le sue sette maschere: ira, invidia, avarizia, pigrizia, ghiottoneria, lussuria, superbia.

